Polverosi: "Commisso non può confermare l'allenatore stando un mese a Firenze. Fiorentina debole sul piano societario, si investe tanto sulla squadra e si prende un tecnico inesperto come Palladino"

La firma del Corriere dello Sport-Stadio Alberto Polverosi ha parlato a Lady Radio, commentando ad ampio raggio la situazione societario di casa Fiorentina, soffermandosi sulle problematiche di casa viola.
‘Tante cose non convincono di Palladino, la Fiorentina ha fatto tanti punti ma…’
"La stagione è deludente, la Fiorentina da troppi anni non arriva in alto. Poi si possono vedere le cose che si preferiscono. Con Commisso in America è normale che l’oggetto dello sfogo sia Palladino, l’allenatore. C’è l’esplosione di Kean, che per me era un acquisto folle, l’idea di Bove, la valorizzazione di Comuzzo e Mandragora, tante vittorie con le big… e poi tante cose che non convincono. La Fiorentina alla prima vera sfida di Conference è uscita, in Coppa Italia è andata fuori in casa con l’Empoli. Ha perso 10 punti tra Monza e Venezia. Tante incertezze nella gestione della squadra e nelle scelte tattiche. Difficile trovare vie di mezzo. La Fiorentina ha fatto 62 punti, e potrebbe farne più degli ultimi 10 anni, ma è fuori da tutto".
‘Commisso non può prendere decisioni stando un mese a Firenze’
“La Curva si è schierata in maniera netta, nella loro testa le idee sono chiarissime. L’allenatore non va bene e l’hanno fatto capire, quindi il problema c’è. E si torna al punto di partenza: può una società come la Fiorentina avere due dirigenti, di cui uno entrato nel calcio da pochi anni, ed essere guidata da un proprietario che sta a New York? No. E questa è la domanda di partenza. Perchè Commisso ha voluto annunciare la conferma di Palladino stando un mese a Firenze? Come fai a valutarlo stando in America? Serve tempo per prendere una scelta. La Fiorentina è povera sul piano dirigenziale. Ha costruito il Viola Park spendendo un’ira di Dio, ha fatto una squadra con buoni/ottimi giocatori e l’ha affidata ad un allenatore che aveva 1 anno e 2/3 di esperienza in Serie A. Prima di una partita come quella di Venezia, da vincere a tutti i costi, serve che se il tecnico ha le idee annebbiate e sta per fare scelte non giuste, qualcuno intervenga".