L'ex centrocampista viola Borja Valero. Foto: Anatrini
L'ex centrocampista viola Borja Valero. Foto: Anatrini

A Radio Bruno l'ex centrocampista della Fiorentina Borja Valero ha parlato a tutto tondo dell'attualità viola, dall'impegno odierno di oggi col Cagliari alla finale di Conference League. 

“La tranquillità del Cagliari può essere un vantaggio, si giocheranno sereni la partita senza niente da perdere. La Fiorentina deve essere concentrata perchè si gioca comunque tantissimo. Nzola o Belotti? Credo molto nei momenti positivi dei calciatori e che si debbano sfruttare, così come era giusto sfruttare Sottil prima dell'infortunio. Penso che Italiano darà uno spezzone all'attaccante che farà giocare ad Atene e sarà invece titolare la riserva. Nzola oggi, Belotti mercoledì prossimo. Barak al posto di Beltran ad Atene per sfruttare la fisicità del ceco? Penso che Beltran sia un calciatore ‘cattivo’ in campo nei contrasti e che va sempre forte. Lavora molto bene col corpo, certo è più piccolo di Barak ma mi piace. È alla prima esperienza in Europa e occorre avere pazienza, penso abbia molto di bello da farci vedere”. 

‘Aquilani conosce Firenze e ciò che conta è trasmettere le proprie idee ai calciatori’

“Sono molto amico di Aquilani e credo che stia facendo molto bene, passo per passo. Ha allenato la Primavera e fatto molto bene, così come poi al Pisa in B. Perchè non fare esperienza in A? La piazza di Firenze la conosce bene ed è avvantaggiato. Abbiamo visto tantissimi esempi di allenatori senza esperienza che hanno fatto benissimo, vedi Zidane al Real Madrid, che non aveva mai allenato in Europa. Pensiamo alla Roma con De Rossi, reduce da una brutta esperienza in B. Dipende molto dalle idee che un tecnico ha e di come le trasmette ai calciatori. La Fiorentina è arrivata in finale di Conference con un certo stile di gioco, Italiano ha preso una squadra che ha lottato per la retrocessione e l'ha fatta ottenere risultati molti buoni. Lo stile di gioco viola ha dei rischi, così come tenere bassa la squadra davanti all'area, ciò che conta è essere consapevoli di ciò che si fa e farlo bene. Arthur? Penso che se ci fosse la possibilità di una sua permanenza potrebbe fare ancora meglio, anche in un altro tipo di gioco con un altro allenatore. Non si gioca a Barcellona, Juventus e Liverpool per caso”.

‘Nainggolan mi fece bere e non riuscii a gestire la serata’

“Sulla mia serata storica con Nainggolan vi racconto che dopo esserci qualificati per la Champions con l'Inter siamo andati a festeggiare, ad un certo punto della serata lui mi ha dato qualcosa da bere che non ho saputo gestire (ride ndr). Non sono stato benissimo per 3-4 ore ed è stata dura la mattina successiva, non sono riuscito a portare i bambini a scuola, e pensare che mia moglie aveva il gesso e non poteva guidare…
Il mio passaggio a Cuadrado per il 4-2 alla Juventus? Bello ma non penso sia stato così difficile sul piano tecnico, benchè in quella situazione forse fosse più facile giocare col sinistro anzichè col destro. Rividi Gervasoni tempo dopo l'espulsione col Parma e mi chiese se fossi ancora arrabbiato e gli dissi di no; era consapevole di aver fatto una cavolata, disse che l'avevo spinto quando aveva appena appoggiato la mano sul suo petto. C'era Cuadrado che stava litigando ma lui nel referto scrisse nella mia spinta, nonostante il ricorso anche con prova video mi tolsero solo 1 giornata di squalifica su 3".

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