La quiete prima della tempesta: dopo la sosta, una fine di novembre mica da ridere per la Fiorentina. Tre sfide complicate in otto giorni
Una sosta quantomeno opportuna, quella arrivata in queste due settimane, che dà spazio a Vanoli di lavorare in full immersion con la squadra (eccetto i sei chiamati alle armi dai propri Paesi) e affrontare al meglio una china molto erta da risalire. Tuttavia, per una squadra senza vittorie in campionato, il calendario al rientro non è per niente rassicurante.
Due big match consecutivi
Il 22, infatti, la Fiorentina accoglierà al Franchi la Juventus di Spalletti, in una partita carica di significato dove la posta in palio non è riducibile ai soli tre punti. C'è tantissimo sul piatto della Fiorentina: il fatto che nessuna squadra si è mai salvata non vincendo nelle prime dodici giornate, la storica rivalità coi bianconeri, l'intreccio con un allenatore che più volte ha flirtato con la panchina viola… ma per ridurla in minimi termini, è una sfida contro una squadra ben organizzata che ha bisogno di trovare continuità. Alla tredicesima giornata, poi, un'altra complicatissima sfida contro l'Atalanta di Palladino, appena sedutosi sulla panchina dei Percassi. L'allenatore, che avrà senz'altro il dente avvelenato dopo la brusca rottura con la Fiorentina, vorrà cogliere la palla al balzo e risalire in classifica, dato che anche la Dea non se la sta passando benissimo, in tredicesima posizione. Non la più facile delle trasferte, per Kean e compagni.
Nel mezzo, la Conference
La Juventus il 22, poi l'Atalanta il 30: per concludere il mese di novembre, però, manca anche una sfida di Conference. Al Franchi, il 27, arriva l'AEK Atene, che ha raccolto 4 punti nelle prime 3 di coppa - 2 in meno dei viola - e che punta alla trasferta italiana per rimettersi sotto e rimanere aggrappato al treno dei play-off europei. Sfida complicata, per una competizione che al momento sembra più un intralcio che non una possibilità concreta di rivedere l'Europa.
