Dopo sei ritiri consecutivi, stavolta per Bartlomjei Dragowski non ci sarà alcun ritiro a Moena: il polacco era arrivato nel 2016 quando c'erano proprietà e dirigenza diverse e una serie di guide tecniche che su di lui ha puntato solo a sprazzi. Da Sousa a Pioli, poi Montella quindi Iachini e Prandelli che l'avevano eletto a numero 1. Quella del settimo anno è davvero la crisi decisiva nel suo rapporto con la Fiorentina, destinato a chiudersi a breve, ad un anno dalla scadenza del suo contratto. Niente ritiro a Moena, sintomo che il suo addio è vicino e sarà probabilmente tinto di bianco e azzurro, i colori dell'Espanyol. I due club sono a colloquio ormai da qualche giorno, per trovare l'intesa economica (o lo scambio, per cui si era parlato di Pedrosa) giusti.


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