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Commisso Ferrari Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina? La stiamo e la stanno guardando affondare, ormai è tutto chiaro. Anche questa volta, anche dopo l'ennesima disfatta e gli ennesimi summit (ma siamo sicuri che ci siano stati?), si decide di non decidere, si decide di andare avanti così. Stesso allenatore, stessa dirigenza, stessi giocatori. Incredibile.

Silenzio

Così com'è incredibile il silenzio della politica, il silenzio di una città ormai rassegnata. La stessa città che prima si era inginocchiata a Commisso (buona parte della stampa compresa), e che oggi si sente impotente davanti a quello che sta accadendo. Eppure, nonostante tutto, qualche possibilità ci sarebbe ancora, almeno di giocarsela fino alla fine. 

I tanti perché

Noi però abbiamo una domanda, almeno una concedetecela: ma il direttore generale Ferrari perché non parla? Perché non ci dice in una bella conferenza stampa aperta a tutti quali sono le strategie per uscire da questa situazione? Perché non ci dice come sono andati tutti questi summit? Perché non ci racconta le motivazioni di certe scelte? E perché, se proprio non avesse risposta a tutte queste domande, non si dimette? La colpa non è certo solo sua, ma ricopre un ruolo (lo ha accettato, immaginiamo), che lo obbliga a prendersi qualche responsabilità, almeno dal punto di vista morale. Condivide l'operato del suo datore di lavoro? Condivide questo immobilismo? Condivide e accetta di vedere distrutta nell'orgoglio e nella propria storia una delle società di calcio più gloriose? Lui, Goretti, Pradè, questa macchia resterà indelebile anche per loro. Al di là dei soldi, dei contratti, dell'essere diventati famosi per una manciata di mesi. Tutta Italia sta ridendo di Firenze e della Fiorentina, questo è davvero inammissibile e intollerabile. 

Vanoli

Chiusura dedicata a Vanoli. Non ha fatto una scelta che sia una, non ha dato una punizione che sia una, non ha cambiato niente. Come e peggio di Pioli. Anche per lui è arrivata l'ora dei risultati o delle dimissioni. Siccome crediamo alla sua buona fede e alla sua buona volontà, se non vince le prossime due partite che se ne vada. Non cambierà niente, ma almeno che arrivi qualcuno che ci provi e che mandi a casa quei calciatori che stanno continuando ad affondare la dignità di questa squadra. Intanto che questa proprietà, ormai allo sbando totale, decida almeno una cosa: di vendere e di salutare. A proposito: grazie per il Viola Park. Spropositato, almeno quanto la vostra immodestia, ma bello. 


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