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La qualificazione alla prossima edizione della Conference League ha portato alla ribalta la questione stadio per i preliminari della competizione, ai quali dovrà partecipare la Fiorentina e che si terranno nella parte finale d'agosto. 

Lasciare il Franchi agli operai

Nei piani originali del club viola c'è la volontà di lasciare l'Artemio Franchi nelle mani degli operai il più a lungo possibile. Tutto questo per accelerare i lavori di restyling in Curva Fiesole, Maratona (lato Fiesole e torre) e Tribuna e per correre verso il ripristino di una capienza di circa 35.000 spettatori. I viola in questo senso hanno già chiesto alla Lega di poter giocare in trasferta le prime due giornate del prossimo campionato, quelle che porteranno poi alla prima sosta per le Nazionali. 

Le ipotesi in campo

Giocare in un Franchi a capienza ridotta è una delle ipotesi che si possono fare per i playoff di Conference, ma al momento è quella più remota. Come emerso nella giornata di ieri, la più facile è che per non intralciare i lavori nel mese di agosto il club scelga di giocare altrove. Non al Castellani di Empoli che non ha la licenza Uefa, ma guardare oltre l'Appennino verso il Mapei Stadium di Reggio Emilia, preferibile rispetto al Dall'Ara di Bologna e al Tardini di Parma. 

“Gli operai non si fermeranno”

Al momento all'interno di Palazzo Vecchio tutto tace, ma si fa sapere che “gli operai non si fermeranno praticamente mai in questi quattro mesi e continueranno a intervenire nei settori previsti dal lotto Uno dei cantieri”. 

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