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Sara Funaro

Continua la polemica attorno allo stadio Artemio Franchi. Dopo l’annuncio dello slittamento del termine dei lavori di ristrutturazione, che non consentirà alla Fiorentina di festeggiare il centenario davanti alla nuova Curva Fiesole, le critiche verso l’amministrazione comunale e la sindaca Sara Funaro si sono fatte sentire .

Adesso è il centrodestra, dai banchi dell’opposizione, a passare ai fatti. Nelle ultime ore, è stata infatti presentata una mozione di sfiducia nei confronti della prima cittadina. Di seguito il testo completo della mozione, presentata questa mattina a Palazzo Vecchio alla stampa dai gruppi Lista Schmidt, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gruppo Misto-Noi Moderati.

La nota ufficiale del centrodestra

“PREMESSO che il Consiglio, in qualità di organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, ha il dovere di vigilare sull’operato del Sindaco e della Giunta, garantendo la trasparenza, la correttezza amministrativa e la tutela dell’interesse collettivo;

CONSIDERATO che, in relazione alla gestione dell’intervento di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, in questi giorni al centro delle cronache locali e nazionali:

è conclamata una culpa in vigilando da parte del Sindaco, che, pur essendo il vertice apicale dell’amministrazione cittadina e titolare del potere di indirizzo e vigilanza sull’attività amministrativa, è intervenuto con oltre otto mesi di ritardo nella gestione delle criticità relative al progetto, causando una grave perdita di tempo e di credibilità istituzionale;
è, altresì, conclamata una mancanza di trasparenza, poiché, nonostante le numerose e formali sollecitazioni provenienti dal Consiglio comunale, non sono mai pervenute risposte chiare e documentate dalla Giunta circa lo stato effettivo della procedura e le interlocuzioni con gli enti coinvolti;
il rapporto con A.C.F. Fiorentina risulta, ormai, irrimediabilmente compromesso, dopo un percorso amministrativo segnato da incertezze, promesse disattese e scelte che hanno prodotto soltanto uno spreco di tempo e risorse, allontanando la possibilità di una soluzione condivisa e sostenibile;
le dichiarazioni pubbliche del Sindaco attestano la concreta impossibilità di rispettare i tempi e le condizioni del PNRR, generando così un grave problema finanziario per la città. Su tale aspetto, di assoluta rilevanza pubblica, il Sindaco e la Giunta hanno mantenuto un atteggiamento di totale opacità e silenzio, negando un confronto trasparente con la cittadinanza e con il Consiglio comunale;
TENUTO CONTO che:

il Sindaco ha perso la funzione di garante dell’interesse collettivo, prova ne siano gli episodi, oltre che legati allo stadio, anche al cosiddetto “cubo nero”: da un lato, infatti, ostacoli e dinieghi a chi, nel rispetto delle regole, offre risorse e funzioni per la collettività; dall’altro, atteggiamenti di accondiscendenza verso interessi privati non trasparenti;
l’equilibrio dei poteri con la Soprintendenza è venuto meno, trasformandosi in un gioco di convenienze e di scaricabarile, invece che in una collaborazione orientata alla tutela del patrimonio e alla qualità delle scelte urbanistiche;
è evidente un rischio di cortocircuito politico-amministrativo all’interno della Giunta e della maggioranza, nonché nelle dinamiche di comunicazione interna ed esterna, come dimostrato dalle contraddizioni e dai ritardi nella vicenda dello stadio Franchi.
Si evidenziano, inoltre, figure deboli negli assessorati chiave (Urbanistica, Sport, Mobilità, Lavori Pubblici), incapaci di affrontare in modo efficace i principali problemi cittadini;
permangono seri dubbi sulle nomine e decisioni riguardanti soggetti collegati a finanziatori della campagna elettorale del Sindaco, in potenziale conflitto d’interessi e inopportuni sotto il profilo etico e politico;
è in atto un progressivo deterioramento del patrimonio arboreo urbano, non compensato da adeguate azioni di piantumazione o manutenzione, con effetti negativi sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini;
le Commissioni consiliari risultano inattive e autoreferenziali, incapaci di esercitare la loro funzione di indirizzo e controllo. Emblematico il caso della Commissione Sport, che ha rifiutato il sopralluogo richiesto dai consiglieri in merito alla situazione dello stadio, negando un atto di trasparenza e partecipazione;
RILEVATO che l’insieme delle criticità sopra esposte ha determinato una profonda crisi di fiducia tra il Sindaco e la cittadinanza, nonché una frattura irreversibile con il Consiglio comunale, che non riconosce più nel Sindaco la guida autorevole e trasparente della città;

RITENUTO, pertanto, che si sia venuto a determinare il venir meno del rapporto fiduciario tra il Sindaco e la comunità cittadina, elemento fondante per la prosecuzione del mandato amministrativo;

VISTI:

l’art. 52 del D.lgs. 267/2000;
l’art. 22 del Regolamento del Consiglio comunale;
Tutto ciò premesso e considerato,

La richiesta al Presidente

la convocazione di un Consiglio comunale in seduta straordinaria onde procedere alla votazione per appello nominale della suddetta mozione di sfiducia ex art. 52 D.lgs. 267/2000.“


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