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In Premier League spesso non è così facile finire sotto i riflettori. Gran parte della copertura mediatica ruota attorno al Liverpool, alle due squadre di Manchester o alle tre londinesi Arsenal, Chelsea e Tottenham. Chi vuole distinguersi, insomma, ha bisogno di trasferimenti spettacolari, che spesso coinvolgono anche le sei grandi squadre, oppure deve eccellere con prestazioni straordinarie.

Occhio Fiorentina, queste ‘Aquile’ non volano basso

È questo il caso del Crystal Palace, la vera grande sorpresa di una Premier in cui i ragazzi di Glasner sognano in grande. Con 18 partite consecutive senza sconfitte in tutte le competizioni, le 'Eagles' sono attualmente la squadra di gran lunga più in forma del miglior campionato del mondo. E a questo punto anche la favorita dai bookmakers per la vittoria della Conference League. 

Dopo la vittoria all'ultimo minuto di sabato contro il Liverpool di Arne Slot, anch'esso imbattuto fino a quel momento, in cui Nketiah è diventato il match-winner con un potente tiro al volo all'ottavo minuto di recupero, la squadra di Glasner è balzata temporaneamente al secondo posto in classifica, a soli tre punti proprio dai 'Reds'.

Il successo in FA Cup e la tattica di Glasner

Questo risultato è ancora più impressionante se si considerano i numerosi ostacoli che Glasner ha dovuto superare nel corso del suo mandato di circa un anno e mezzo alla guida della squadra londinese. Quando l'austriaco ha assunto la guida del Palace nel febbraio 2024, la squadra rischiava di retrocedere in seconda divisione. Alla fine, il 51enne ha guidato il gruppo alla salvezza con 24 punti in 13 partite. Nella stagione appena trascorsa, la squadra ha continuato la sua serie positiva, chiudendo il campionato con 49 punti e il secondo piazzamento di sempre nella top ten. Ciliegina sulla torta, è arrivata la vittoria della FA Cup in una partita combattuta a Wembley contro il Manchester City, il primo grande titolo nella storia del club.

L'attuale successo dovrebbe dare ragione a Glasner. Senza dubbio, l'approccio estremamente difensivo del 51enne non garantisce necessariamente che il Palace entusiasmi le masse con un calcio offensivo spettacolare, sebbene siano presenti attaccanti di ottima fattura.


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