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Fino a quando non c'era un chiaro riferimento come centravanti, Lucas Beltran poteva dire (ampiamente) la sua. Nel momento in cui è arrivato Kean, però, le cose sono cambiate. Il rendimento dell'attaccante italiano è stato talmente tanto inversamente proporzionale a quello dell'argentino che per Palladino non ci sono stati dubbi. Giustamente. Adesso, ad una gara dalla fine della sua seconda stagione a Firenze, è arrivato il tempo delle riflessioni. I numeri parlano al posto dell'ex River Plate: nel suo primo anno in maglia viola, 10 gol in 51 presenze (di cui la maggior parte in Conference), mentre quest'anno appena 6 in 46 apparizioni, di cui pochissimi quelli davvero “pesanti”. 

Lucas Beltran, attaccante della Fiorentina

Il piano del River e le difficoltà di Beltran a Firenze

Marcelo Gallardo, tecnico che ha già riportato Martinez Quarta “a casa” a Buenos Aires, vorrebbe fare lo stesso con l'altro figliol prodigo. Commisso però non transigerà. La cifra spesa - nemmeno due anni fa - per Beltran è stata importante: trattasi di 18 milioni di euro, bonus (e nemmeno tutti scattati) compresi. A Cagliari l'ultima rete dell'argentino, un colpo di testa che ha portato tre punti ai Viola, che quest'anno tuttavia si sono potuti affidare in rarissime occasioni ai centri del classe 2001. Per Palladino non è mai stato imprescindibile, tanto da preferirgli talvolta Kouamé nella prima parte di stagione. Con Italiano, Beltran aveva un pizzico in più di spazio, ma forse ciò era dovuto al fatto che fra Nzola e Belotti, non si riusciva a farne "uno per intero”. 

In Friuli, l'ultimo tango?

A Udine, dunque, si potrebbe vedere l'ultima apparizione di Beltran con la maglia della Fiorentina. Il River lo rivuole subito, possibilmente in tempo per il Mondiale per Club, che avrà il via a metà giugno. Il numero 9 viola a Firenze ha dato tutto. O quantomeno ci ha provato. Tantissima abnegazione, corsa su tutti i palloni, sacrificio al massimo e ogni goccia di sudore per una casacca che non abbiamo dubbi porterà per sempre nel cuore. Ma oltre a tutti questi aspetti - certamente positivi, un centravanti con la C maiuscola non ha mai dimostrato di esserlo veramente. Il segno, all'Artemio Franchi, non ha mai dato l'idea di lasciarlo. Ed è un vero peccato, Vikingo.

L'ultimo tango a Firenze
E' da tempo chiaro il fatto che il River Plate voglia riportare in Argentina l'attaccante della Fiorentina, Lucas Beltra...

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