Bucciantini: "Una botta di c**o come col Bologna non si può sprecare. La difesa era il primo reparto da toccare, Gudmundsson non è connesso con niente"
Il giornalista e tifoso viola Marco Bucciantini ha parlato a Radio Bruno, soffermandosi sul delicato momento in casa Fiorentina, dopo un avvio di stagione senza vittorie dopo 8 gare di campionato.
“La sfida con l’Inter è la più difficile insieme a quella col Napoli, la si può perdere anche dopo 10 vittorie di fila. Può dare solo risposte positive, ora ogni gara serve per fornire informazioni sulla Fiorentina, che sembra offrire convinzioni e poi le nega. La Conference League però non ti porta il livello per la Serie A, ti permette di giocare a calcio ma ricordiamo tutti quando segnavano Jovic e Cabral e poi in campionato non lo facevano. Gudmundsson? Non sta vivendo bene la sua occasione, non ce la fa a trovare un posto nel mondo. Quando entra non si capisce nemmeno se stia dialogando con la partita, con la squadra, non è connesso con niente”.
‘Gli episodi hanno creato la spinta per la Fiorentina’
“Sabiri? Perfino lui, quando è entrato ha aggiunto un tocco di commedia alla tragedia che si stava consumando, alla fine l’ho capito. Era il passatore migliore che aveva la Fiorentina in panchina. Una scelta indifendibile, che se fosse andata male… Ho capito invece Piccoli, che è la riserva di Kean, finchè in campo c’è Kean non entra. Fortini quando entra in campo lo fa con la testa alta. Gli episodi hanno creato un effetto spinta per la Fiorentina e anche nel Franchi. La Fiorentina sta vivendo un tale disagio come ambiente che accetta meno il regalo del torto arbitrale, e questo la dice lunga sul momento. Una botta di c**o come quella col Bologna non si può sprecare, ora però serve una crescita di squadra”.
‘La difesa era il primo problema da risolvere’
“Il punto è miracoloso e importante, al momento non c’è che qualche episodio a cui aggrappare le speranze. Poteva essere uno 0-3, è stata un 2-2, la partita col Bologna deve essere un punto di partenza. La Fiorentina non ha problemi di rapporti con Pioli e pensa che sia una delle poche garanzie e speranze, non lo mette in discussione per non aprire una crepa nello spogliatoio, ora deve farlo sembrare forte. La società non è in questo momento così forte da potersi caricare di una decisione. Il primo problema da risolvere era quello della qualità della difesa, invece è stato il reparto toccato peggio, se i difensori hanno un valore buono con una certa copertura, questo cambia se gli chiedi un altro tipo di gioco”.



