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Jacopo Fazzini
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Questo pomeriggio il giornalista de La Nazione Giampaolo Marchini, durante un collegamento a Radio Bruno, ha a vuto modo di parlare delle prestazione di Moise Kean in nazionale, oltre che di quelle che potrebbero essere le scelte di Stefano Pioli in vista del Napoli.

“Il reparto offensivo visto in campo a Torino mi fa essere ottimista sul fato che la coppia Kean-Piccoli potrebbe davvero funzionare, indipendentemente dai paragoni con il passato. Prima della partita si diceva che Piccoli potesse togliere spazio a Kean, che potessero pestarsi i piedi a vicenda, mentre invece a fine partita lo stesso Pioli ha richiesto ad entrambi di giocare piu vicini tra loro. A Torino va sottolineato anche che i due non sono stati aiutati dal resto della squadra, che con il centrocampo a due si è nettamente trovata in difficolta per larghi tratti della partita”. 

“Picoli e Kean possono coesistere eccome”

Ha aggiunto: “Credo che piu che le difficoltà di coesistenza tra i due si siano riscontrate difficoltà nei compagni nel capire i movimenti di entrambi. Qualche volta abbiamo visto i due fare lo stesso movimento, ma sono convinto che serva cambiare qualcosa alle loro spalle: d’altronde finora l’unico terminale offensivo era Kean, e tutta la squadra giocava per lui. Adesso ci sono alcune opzioni in piu, e per questo sono dell’idea che le difficoltà maggiori siano di chi deve servirli: ma ad averne di difficoltò di questo genere”.

“Contro il Napoli darei una chance a Fazzini”

Ha parlato poi del centrocampo: “La Fiorentina è ancora cauta ma credo che Gudmundsson difficilmente ci sarà contro il Napoli, e per questo sono convinto che Pioli sceglierà di tornare ad un centrocampo a tre. Nasce però poi un interrogativo, perchè non schierare Fazzini, anziché avere giocatori che apportano solo fisicità: l’ex empoli, in assenza dell’islandese, permetterebbe comunque ai viola di avere tre suggeritori alle spalle di Piccoli e Kean. Anche se è vero che rinunciare alla fisicità contro un centrocampo come quello del Napoli potrebbe essere fatale, ma magari con squadre meno dotate dal punto di vista fisico e tecnico potrebbe essere una soluzione percorribile”.

“L'obiettivo della Fiorentina è alzare il livello ma serve tempo”

Ha poi concluso: “Adesso oltre alla ritrovata fiducia attorno alla squadra, c’è la curiosità di affrontare una squadra di grandissimo livello per capire dove la Fiorentina si posizionerà quest’anno. E’ vero che lo scorso anno abbiamo fatto 65 punti, ma ormai è il passato, il presente ci racconta di una Fiorentina propositiva. La scelta della Fiorentina è stata quella di italianizzare la squadra ma allo stesso tempo dare qualità, talento e futuro alla rosa: abbiamo vissuto momenti di mercato importanti. E’ vero che sono arrivati meno giocatori rispetto al passato, ma è sicuramente stato fondamentale confermare i perni cardine di questa rosa: dal portiere a Gosens, fino al centravanti. L’obiettivo è quello di fare il salto di qualità ma adesso serve un po di pazienza, la gara con il Napoli ci farà capire a che punto siamo”.


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