Il dramma di Piccini: "Nel mio momento d'oro mi sono spaccato la rotula, da lì un tunnel di depressione e dolore ma ne sono uscito"
Nella Fiorentina ha appena fatto in tempo a esordire ma il club viola non ci ha mai davvero creduto e allora Cristiano Piccini si è costruito la carriera altrove, tra Spagna e Portogallo. La sua carriera si è chiusa quest'anno anche a causa dei tanti problemi fisici, ma l'ex viola ha raccontato a La Gazzetta dello Sport anche di un avversario molto più grande.
“Mi sono fatto male nel mio momento migliore”
"Il 28 agosto 2019 nel momento migliore mi faccio male in allenamento. Titolare nel Valencia, nazionale, vittoria in Copa del Rey con offerte importanti rifiutate dal club nel quale io ero felicissimo di restare e crescere. Valencia per me è veramente casa, sono tornato a vivere qui. Infortunio bestiale e tutto a puttane. La rotula è spaccata in 4 parti, è saltato tutto. Il dottore dice che sarà fortunato se riuscirò a camminare senza zoppicare, ma io non ci sto: decido io quanto ritirarmi, non un infortunio. Impiegherò due anni e mezzo per tornare a giocare una partita da titolare…
“Depressione, dolore, è stata veramente dura”
Nel mezzo, depressione, errori, dolore, disperazione. E’ stata veramente dura. Ho vissuto tanti mesi nei quali non ero me stesso, ero un’altra persona. Super aggressivo, incazzato con il mondo, non mi potevi stare accanto dal nervosismo e dalla negatività che trasmettevo. La depressione? Sei al settimo cielo e in un secondo, in un’azione di gioco, ti ritrovi a zero, scaraventato in una realtà che non è più la tua.
Aiuto esterno? Non proprio a livello psicologico, una cosa un po’ più spirituale. Quando ero allo Sporting avevo iniziato a fare yoga. Stavo bene e mi faceva stare meglio. Sono ripartito da lì. Quando entri in questo loop di m… non vuoi fare niente, non vuoi parlare con nessuno, non vuoi farti vedere debole, pensiamo di essere dei supereroi e non lo siamo, mostrare la debolezza invece è fondamentale. L’unica cosa che volevo fare era giocare alla Play Station, quando mi sono reso conto che stavo perdendo la mia famiglia ho capito che dovevo fare qualcosa per riprendere in mano la mia vita".


