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La Fiorentina è stata protagonista di una stagione incredibile. La finale di Conference League, persa dopo il novantesimo, è stata la sfortunata conclusione di una stagione vissuta, fino all’ultima partita, intensamente. Stagione questa, per il nostro campionato, veramente bella che ha interessato molto anche i siti di betting online, da sempre intrigati dagli eventi dei vari campionati nazionali. Quest’anno, poi, al di là della cavalcata solitaria del Napoli campione, la Serie A è stata combattuta fino alla fine e i migliori bonus scommesse senza deposito sono stati un incentivo forte per i tanti appassionati di calcio nel nostro paese.

La scelta, tra i vari bonus immediati senza deposito per scommesse online elencati su SitiScommesse, ha permesso ai tanti scommettitori di poter avere l’opportunità di giocare senza toccare il proprio conto gioco, solo per il piacere di farlo. E la viola, tra le tante squadre in lotta in Europa, è stata quella più propensa ai risultati in bilico e, a volte, l’evento protagonista di un sito scommesse bonus senza deposito. Se pensiamo, infatti, anche solo alla spareggio per l’ultima retrocessa tra Spezia e Verona o ai vari slot Champions, scoperti nell’ultima giornata, ci sembra chiaro il perché questa sia stata una stagione straordinaria.

Poca esperienza nelle finali europee per i viola


Giancarlo De Sisti, ex calciatore prima e allenatore poi della Fiorentina, punta il dito sulla poca esperienza dei toscani nelle finali europee che è mancata, a detta sua, in alcuni giocatori più giovani e meno scafati. Ha anche aggiunto che la viola ha dominato, per larghi tratti, la finale e che Italiano ha dimostrato, ancora una volta di essere un ottimo allenatore e di aver letto bene ciò che stava accadendo.

La squadra di Commisso ha, quindi, dimostrato di essere una squadra matura e di aver perso la finale di Conference League contro il West Ham più per un episodio che per un’errata costruzione di gioco. De Sisti, alla fine, cita anche il nodo Amrabat, cercato da più squadre in Europa. L’ex tecnico viola gli consiglia di restare a Firenze e di non bruciarsi troppo presto, come i tanti ex viola che si sono persi andando alla Juve (vedi Chiesa per infortunio e Vlahovic, mai a fuoco negli ultimi due anni).

Sia Chiesa che Vlahovic, infatti, hanno dimostrato meno di quanto si pensasse al momento dell’acquisto, con blackout legati a motivi differenti ma che, comunque, hanno messo in mostra anche una certa immaturità nel reggere la pressione di una grande squadra. Vlahovic, soprattutto, in tutta la stagione, è sembrato in ritardo di forma e scarico mentalmente, mettendo ancora in maggiore difficoltà i bianconeri già protagonisti di una stagione veramente dura da tanti punti di vista differenti.

Amrabat. Foto di Fanfani Luca per www.fiorentinanews.com

Cosa aspettarsi dal prossimo campionato?


Placati i venti napoletani con Italiano che era dato in pole per sostituire Spalletti sulla panchina del Napoli, ci si aspetta di poter rafforzare ogni reparto, cercando di non smantellare la squadra come nelle stagioni precedenti. Già il rinnovo di Gonzales sembra essere molto interessante dal punto di vista della gestione della Serie A e del ruolo che, nel prossimo campionato, i fiorentini vorranno avere in Serie A. Con la Conference non conquistata, però, la Fiorentina non sarà impegnata nelle coppe europee, con un bel po’ di rimpianti per ciò che si poteva ottenere e non è stato ottenuto.

Ma c’è ancora una possibilità: se la Juventus, a fine campionato settima in classifica, dovesse essere esclusa dalle coppe europee dalla Uefa, sarebbe la Fiorentina a subentrare in Conference per il secondo anno consecutivo. Questa è una possibilità concreta e da valutare anche per cercare di trattenere i giocatori più validi di questa stagione. Occhi in Francia, comunque, per Nordin, un esterno del Montpellier, considerato bravo tecnicamente e il perfetto sostituto di Saponara il cui contratto non è stato rinnovato.

Sirene spagnole, invece, per Amrabat, play marocchino della Fiorentina apprezzatissimo durante lo splendido mondiale in Qatar della sua nazionale. Il centrocampista, però, non verrà ceduto per meno di 30 milioni, cifra interessante per la società e anche per il giocatore, considerato non più incedibile dalla presidenza.

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