Così è se mi pare… - Dove è scritto che si deve remare tutti dalla stessa parte?

C’è in giro una gran voglia di pensiero unico intorno alla Fiorentina. I social tracimano di intolleranza. Tutti per la libertà di espressione, purché coincida con la propria. Altrimenti sono insulti, rifiuto del confronto, delegittimazione dell’interlocutore.
Senza essere lecchini…
Domando: senza essere accusati di essere dei lecchini della società si può dire che:
- 65 punti e sesto posto in classifica sono un buon risultato;
- veder giocare la Fiorentina in Conference League il giovedì è meglio che dedicarsi al burraco;
- Palladino è un buon allenatore che ha saputo correggere i proprie errori nel corso del campionato;
- Pradè ha fatto acquisti che hanno composto la miglior rosa dell’era Commisso;
- il presidente ha speso molto (magari non sempre i suoi soldi sono stati ben impiegati);
- la società ha confermato di essere ambiziosa;
- lo stadio di proprietà sarebbe stato determinante per traguardi più elevati;
- contestare squadra e società è stato ingeneroso.
Ci sono tanti tifosi viola che la pensano così. Ne hanno tutto il diritto senza per questo poter essere additati come servi di Commisso.
Rivendico il diritto di pensarla all'opposto
Bene. Io rivendico il diritto, per me e per tanti tifosi viola, di pensarla in modo esattamente opposto a tutto ciò che ho appena scritto, senza per questo dover leggere stupide accuse di essere contro la Fiorentina.
Si rema nella direzione che si ritiene giusta
Dove è scritto che bisogna remare tutti dalla stessa parte? Ognuno rema nella direzione che ritiene giusta. Vale nel calcio, come in politica. Un tempo non c’era questa demonizzazione delle posizioni altrui. Il confronto era accettato. Si dice che i fiorentini hanno la polemica nel Dna, poi li si vorrebbe tutti allineati e coperti. Credo che la responsabilità sia soprattutto dei social, diventati uno sfogatoio a distanza di frustrazioni extra calcistiche.
Faccia a faccia (senza anonimato) i termini sarebbero più misurati e i toni più concilianti. Questa, almeno, è la mia illusione. Torniamo a confrontarci al bar o in pizzeria, per strada o allo stadio (coperto, scoperto, nuovo o vecchio che sia). Viva la realtà, abbasso il virtuale.