Buscè: "La Fiorentina farà un grande campionato, anche se avrà bisogno della miglior versione di Kean. Fazzini è forte, dategli tempo"

Questo pomeriggio l'ex centrocampista dell'Empoli, attualmente allenatore del Cosenza, Antonio Buscè ha avuto modo di analizzare come sia iniziata la stagione della Fiorentina di Stefano Pioli. Questo un estratto del temi toccati:
“Nonostante tutto la Fiorentina è una di quelle squadre che alla fine verranno fuori. Ho visto la partita contro il Napoli, e gli azzurri erano convinti di poter fare un’altra grande stagione: hanno una qualità e una quantità di giocatori davvero devastante. Non so quanto possano durare, ma la mentalità dei partenopei è ormai quello di una squadra vincente. Conte ha preparato la stagione per lottare su due fronti da protagonista, e credo che per la Fiorentina ci possa stare la sconfitta. Ho visto anche la seconda parte della partita, dove probabilmente i viola non avevano niente da perdere, e ho visto 20 minuti di gran gioco: nella difficolta del risultato ha comunque fatto di tutto per recuperare lo svantaggio”.
“La partenza è stata a rilento, ma la Fiorentina farà un grande campionato”
Ha anche aggiunto: “Sono convito che la Fiorentina farà un campionato totalmente diverso rispetto alle prime tre partite che ha affrontato. Onestamente però ci sta di pareggiare a Cagliari e a Torino, soprattutto ad inizio campionato quando le squadre devono rodarsi e trovare i giusti equilibri. Come ho già detto credo che la Fiorentina abbia le carte in regole per fare un grande campionato, oltretutto ha un allenatore in panchina che ha dimostrato in passato di poter fare bene: se Pioli riesce a trovare la quadra del gioco è sempre riuscito a fare rendere i propri giocatori al massimo”.
“Alla Fiorentina in questo momento manca la miglior versione di Kean”
Ha fatto anche una riflessione: “Quando i risultati stentano ad arrivare giustamente si tende a cercare il pelo nell’uomo, per capre quali siano le problematiche che portano a questo. Quali sono le problematiche di questa squadra? Se guardo la Fiorentina dell’anno scorso, e quello che ha dimostrato sul campo, salta subito all’occhio il rendimento di Kean: l’anno scorso bastava che toccasse la palla per far gol, e infatti alla fine ha fatto piu di 20 gol. E’ un giocatore stratosferico che ha fatto un campionato straordinario che nessuno si sarebbe mai immaginato. Quando ho visto le grandi prestazioni in nazionale, condite da tre gol, ho pensato che il ragazzo si fosse sbloccato e che potesse confermarsi in campionato, riuscendo a far fare la differenza anche ai compagni di squadra. Credo che il giocatore possa prendersi la Fiorentina sulle spalle, lo ha dimostrato in campo: è un giocatore che se ha la testa libera e quella voglia di mettersi in discussione tutti i giorni alla fine tornerà a segnare. I viola sono comunque una squadra propositiva e se c’è qualcosa che gli è mancato in queste prime partite sono proprio i gol del suo centravanti”.
“Fazzini? Firenze non è Empoli ma lui può far davvero bene in viola”
Un pensiero anche su Jacopo Fazzini: “Quando lo ho allenato in Primavera all’inizio non era un titolare fisso: non volevo rischiare di bruciare il ragazzo. Ad Empoli si è scelto di farlo crescere con calma, ma quando entrava in campo dimostrava di avere le doti per giocare a calcio. E quando sai giocare a calcio alla fine prima o poi arriva il tuo momento. E’ un giocatore che negli ultimi mesi ha cambiato molto, a partire dall’ambiente: Firenze è una piazza che ha molte piu esigenze e pressione rispetto ad Empoli. Alla Fiorentina devi fare altri tipi di campionati che ad Empoli, ed è normale che si abbia qualche responsabilità in piu quando vesti la maglia viola. Sono però convinto che quando Pioli ritroverò gli equilibri secondo me Fazzini è un giocatore che può dare veramente tanto aila squadra”.
“Ecco quale potrebbe essere la sua posizione in campo”
Ha poi concluso parlando del suo ruolo: “Con me in Primavera iniziava da mezz’ala per poi andare a trovarsi la posizione durante la partita, spesso spostandosi sulla trequarti. E’ una sorta di numero 10 perchè è molto bravo sulla ricezione del pallone che lo porta a trovare la giocata immediatamente. Quando prenderà minutaggio e fiducia nei compagni è un giocatore che quando si mette in moto si fa sentire: quel lampo di genio che ha avuto contro il Napoli, mettendo in porta un compagno, per me non è assolutamente una novità. Non dimentichiamoci che lo scorso anno sul finale di stagione ha realizzato 5/6 gol: stava per salvare da solo l’Empoli”.