Tra le note più liete della Fiorentina vista ieri contro la Juventus, non può non esserci il nome di Sofyan Amrabat. Il centrocampista marocchino, assieme a Vlahovic e Ribery, è stato il migliore in campo nella sfida con i bianconeri, rimandando al mittente le (giuste) critiche per le prestazioni offerte nell'ultimo periodo.

Pagato venti milioni di euro, Amrabat ci ha messo tanto tempo per trovare la giusta dimensione in riva all'Arno. Prima regista, poi mezzala, ancora regista e infine mezzala. Nel 3-5-2 della Fiorentina, ha giocato sia davanti alla difesa che come braccetto di centrocampo. Inutile dire che la prova di ieri, sommata a quella di martedì contro il Verona, abbia confermato che in un centrocampo a tre, il marocchino debba fare la mezzala. Anche se il meglio di sé dovrebbe darlo in una mediana a due accanto ad un regista, come fatto nella passata stagione con Miguel Veloso.

Contro la Juventus Amrabat ha messo in mostra le sue caratteristiche migliori, ma anche i difetti ancora da limare. Da una parte ci sono i sei palloni recuperati, i due falli subiti, i due tackle riusciti e nove duelli su tredici vinti, che lo eleggono a dominatore del centrocampo. Dall'altra quella tendenza a portare troppo il pallone, che spesso e volentieri fa arrabbiare anche Iachini dalla panchina. Un vizio che il marocchino dovrà cercare di estirpare il prima possibile, così da poter ultimare la sua crescita e diventare un punto fermo della Fiorentina del presente e del futuro.

 


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