Adesso, è corsa contro il tempo, soprattutto per ritrovare il gol dopo aver perso il Re Mida dell’area piccola. Tocca a Vincenzo Italiano trovare la nuova formula vincente, quella capace di resettare gli equilibri che fino all’addio di Vlahovic hanno visto la Fiorentina correre a velocità sostenuta e segnare ben 52 volte (di cui 20 col serbo) in 25 partite, in media almeno due reti a gara. Come scrive il Corriere dello Sport-Stadio, serve una scossa, perché al primo match point senza il centravanti scovato nel Partizan, l’altra sera contro la Lazio, oltre al ko, non si è registrato nemmeno un centro a proprio favore. Ecco perché, per non compromettere il sogno europeo e raggiungere un traguardo fin qui mai toccato con questa proprietà, la semifinale di Coppa Italia, c’è da ricominciare a correre, già giovedì a Bergamo.

Lo scorso 11 settembre, a regalare la vittoria ai viola, con un doppio rigore, fu proprio Dusan, più forte persino dei cori razzisti: superare il turno sullo stesso campo significherebbe davvero voltare pagina. Adesso tocca ai nuovi arrivati fare un passo in avanti e al gruppo tirare fuori gli artigli. Cabral, per esempio, di reti ne ha realizzate pure lui a grappoli. Solo in questa stagione, al Basilea, ha segnato 27 volte in 31 partite giocate, secondo solo a Lewandowski.

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