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Manca sempre meno al match di ritorno con il Betis e la Fiorentina sta preparando gli ultimi dettagli per sorprendere gli spagnoli vittoriosi all'andata. Si tratta di una squadra votata all'attacco, che fa delle ali i suoi punti di forza. Al Benito Villamarìn, sono stati proprio i due esterni offensivi a trafiggere De Gea. Prima Abde Ezzalzouli e poi Antony, con il brasiliano che è andato in rete (e che rete, ndr) anche nell'ultima di Liga. Pellegrini non fa mistero di voler celare le lacune della sua rosa, che si insidiano in particolare nel reparto arretrato.

Manuel Pellegrini, allenatore del Betis Siviglia

La tattica del Betis quando gioca lontano dal Benito Villamarìn

La difesa dei Beticos è stata bucata 42 volte in 34 sfide di campionato, non proprio fra le migliori della Spagna. Ma chi ha seguito i sivigliani da vicino in questa stagione sa che spesso cambiano faccia rispetto a quando giocano fra le mura amiche. La retroguardia si chiude, presta maggior attenzione quando scende in campo in trasferta, consapevole dei propri limiti strutturali. L'esperienza degli ex Serie A, il più giovane Natan e il veterano Ricardo Rodriguez, porterà il tecnico cileno ad optare per un atteggiamento più conservativo nei primi minuti della gara di giovedì. Ma non dovremo attenderci solo abnegazione difensiva. 

Le contromisure di Palladino

Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina 

I Verdiblancos sono appunto molto abili nello sfrecciare sulle corsie laterali, dove è esplosa anche la stellina classe 2005 Jesus Rodriguez. All'andata è stato risparmiato, ma non è da escludere una sua presenza dal primo minuto al Franchi. Così come quella del goleador contro l'Espanyol, Lo Celso, tornato a miglior vita in Andalusia dopo il calo con gli Spurs. Palladino, insomma, avrà pane per i suoi denti nel cercare di arginare tutto questo “popò” di tornanti. La Fiorentina deve recuperare una rete di svantaggio, ma sarà sulle fasce che ci si contenderà la posta in palio: il recupero di Dodo, in tal senso, potrebbe risultare decisivo. Non che Parisi abbia sfigurato all'andata e all'Olimpico (giocando a piede invertito), ma c'è estremo bisogno della velocità del brasiliano. Così come sarà fondamentale avere nelle migliori condizioni Gudmundsson. Questo Betis “balla” fra le linee: l'islandese può incunearvisi come solo lui sa fare per mandare in porta il ritrovato Kean

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