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Sabiri
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Dopo tutte le considerazioni positive che si possono, e devono, fare relativamente all'esordio ufficiale della Fiorentina, vinto per 3-0 contro il Polissya, uno spazio si può ritagliare anche per la notizia che la trasferta europea ha fatto anche assaggiare per la prima volta (dopo 3 anni di contratto) il campo a un giocatore che, questa estate, è passato da esubero a risorsa interessante.

“Questo ritorno è personale, è chiedere scusa a me stesso. Il duro lavoro è solitario”: questo uno degli ultimi post su Instagram di Sabiri

L'aveva reso chiaro da subito Pioli, che Sabiri sarebbe stato reintegrato in rosa. E anche Sabiri ci ha tenuto a dire la sua sui propri canali social: “Questo ritorno è personale, è chiedere scusa a me stesso”. Parole che indicano quello che la Fiorentina auspica possa essere un Sabiri nuovo, maturo, con la testa a posto e non quel talento dribblomane tecnico, ma con la testa calda. Dati alla mano, Pioli è il terzo allenatore per Sabiri alla Fiorentina: bocciato da Italiano dopo le amichevoli precampionato, e da Palladino senza nemmeno passare ‘dal via’, il trequartista marocchino viene da due anni tutt'altro che indimenticabili, passati in prestito tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Ma allora, cosa può portare alla Fiorentina?

Sabiri dispone di una tecnica individuale invidiabile, tipica dei fantasisti nordafricani: non a caso, il Marocco stesso ne pullula, e nonostante ciò non rinunciò a Sabiri per il Mondiale del 2022. Coppa del Mondo, nella quale Sabiri ha pure collezionato un assist grazie al suo marchio di fabbrica: i calci piazzati. Già dai tempi dell'Ascoli si era distinto per una grande facilità nei tiri dalla distanza e nei tiri piazzati, siano essi calci d'angolo o punizioni offensive. Avendo da affrontare una Conference con un livello anche più basso degli scorsi anni, viene da pensare che il marocchino possa allora essere un jolly, che faccia rifiatare i titolari, e che si riveli utile in situazioni dove, magari contro una difesa arroccata, serve proprio una giocata individuale per sbloccare una partita.

Lo abbiamo già visto, in parte, con l'ottimo lavoro svolto su Ndour: Pioli ci sa fare e sa valorizzare giocatori che, fino ad oggi, non hanno brillato. Sabiri è solo l'ultima scommessa del tecnico parmigiano: chissà che la terza non sia davvero la volta buona.


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