Dopo aver ottenuto venti punti nelle ultime nove partite, contro Salernitana e Udinese la Fiorentina è incappata in due brutte sconfitte. Che l’hanno fatta tornare sulla terra e hanno sensibilmente complicato la lotta per l’Europa.

Sono diversi i problemi emersi dalle partite contro campani e friulani, a cominciare da un attacco divenuto fin troppo sterile. Con Vlahovic la Fiorentina segnava 1,90 gol a partita, un dato che è notevolmente calato dopo la cessione del serbo e gli arrivi di Piatek e Cabral fino agli 1,08 attuali.

Un altro dei motivi del momento negativo di Biraghi e compagni è la condizione fisica in netto calo. La Fiorentina non è abituata a giocare ogni tre giorni e non ha nemmeno una rosa così lunga che gli consenta di farlo. Inoltre, le tante assenze a centrocampo dell’ultimo periodo hanno reso il tutto ancora più difficile. Un calo anche a livello mentale, visto il modo in cui la squadra di Italiano ha approcciate le partite contro Salernitana e Udinese.

A quattro giornate dalla fine, la Fiorentina ad oggi è ancora in Europa. Il calendario, però, non fa dormire sonni tranquilli: da qui alla fine del campionato, la Viola affronterà Milan, Roma, Sampdoria e Juventus. Tutte partite complicate, anche se per motivi diversi, che metteranno alla prova la squadra di Vincenzo Italiano. Anche il tecnico viola, l’artefice dell’ottima stagione disputata finora, è chiamato a fare qualcosa in più per concludere in bellezza la sua prima stagione in riva all’Arno.


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