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Diego Fuser

L'ex centrocampista della Fiorentina (e di altre squadre di Serie A), Diego Fuser, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha toccato alcuni argomenti particolari. 

“Quando giochi contro la Juventus…”

Fuser cresce nelle giovanili del Torino, pur essendo tifoso della Juventus. Colpa del padre: “Si, mi portava lui allo stadio. Fino agli allievi sono andato tutte le domeniche, poi ho smesso. Il mio idolo era Tardelli, mi piaceva da matti come stava in campo. Se sono diventato poi del Torino? Sì, già dalla Primavera. Del resto, quando giochi contro la Juve ti accorgi di tante cose e non puoi tifarla più”. 

La malattia del figlio

Purtroppo l'ex viola ha avuto un'esperienza che lo ha segnato molto come la morte a causa di una lunga malattia del figlio a 16 anni: “Mi ha cambiato la vita, devastandola per sempre. È una cosa che ti segna dentro, difficile da spiegare. Provi ad accettarlo ma cerchi risposte che non esistono. Scappavo dagli allenamenti per correre da mio figlio. Uscivo e passavo la serata in ospedale con mia moglie. Abbiamo lottato tanto. Anche Matteo lo ha fatto. Purtroppo ci sono circostanze in cui nessuno può farci niente". 

E infine: “È stato un evento che ha stravolto la nostra vita, devastandola per sempre. Ti segna dentro, è difficile da spiegare. Provi ad accettarlo ma cerchi risposte che non esistono. Non penso ci sia un dolore grande come la perdita di un figlio. Niente è stato più come prima. Allo stesso tempo, però, il suo esempio mi ha dato tanta forza, viviamo per lui ogni giorno”. 


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