​​

Mentre tutto il popolo viola attende la metà di luglio e la scadenza del termine della clausola per capire quale sarà il destino del bomber Moise Kean, la società gigliata prosegue sottotraccia il lavoro di allestimento della nuova Fiorentina che sarà guidata da Stefano Pioli. Per analizzare il mercato della società gigliata e le varie situazioni in pending, Fiorentinanews.com ha contattato in il giornalista Mediaset e volto noto in TV, Sandro Sabatini.

Che idea si è fatto del mercato operato dalla società gigliata fino a questo momento?

“Viti e Fazzini mi piacciono tanto e si vede che sono state ponderate bene le scelte sia di chi non confermare ma anche su chi tenere stretto per il progetto viola. E' un mercato in evoluzione quello viola soprattutto per quanto riguarda la situazione Kean. La decisione sul futuro di Moise sposta tutto anche se la mia sensazione è quella che rimarrà alla Fiorentina”.

Quindi lei crede che ci siano buone possibilità di permanenza per Moise in maglia viola?

“Le offerte arriveranno e sono anche già arrivate ma se ci fosse stata la decisione del giocatore di andare via probabilmente oggi si saprebbe già. Le clausole hanno il problema che vanno pagate cash e non tutte le società possono permettersi tali esborsi. Dobbiamo tenere ancora sotto controllo questa situazione perché il rischio Premier è dietro l’angolo ma, ho la sensazione che, Kean rimarrà alla Fiorentina. Credo che chi ha provato a contattare Kean non abbia trovato in lui la volontà di andare via che è fondamentale anche quando c’è una clausola di mezzo. Moise sta bene a Firenze e c’è da capirlo anche dopo quanto fatto vedere sul campo la scorsa stagione”. 

Come valuta il ritorno di Pioli alla Fiorentina?

“So che Pioli era rimasto sempre molto affezionato alla Fiorentina quindi penso sia una cosa buona, per lui, tornare ala Fiorentina dove ha lasciato tanti bei ricordi. Tonerà a Firenze un Pioli diverso sicuramente più maturo, pieno di esperienza ed anche più internazionale. Siccome conosco bene l’ambiente toscano di sicuro il 100% dei consensi non ci sarà mai,credo però che, la scelta debba essere supportata e speriamo che venga anche premiata con i risultati di questo Pioli bis".

Lei che spiegazione si è dato sulla vicenda Palladino e di come si sia conclusa in maniera cosi rocambolesca?

“Difficile dare una spiegazione perché mancano le parole dei protagonisti rinchiuse in un accordo tra Palladino e società. In generale dico che l'ex tecnico viola è un bravo allenatore ma, credo che, nell’esperienza a Firenze abbia fatto un po' di confusione sulla gestione delle potenzialità della squadra. Ha messo sullo stesso piano il rendimento di alcuni giocatori voluti da lui con altri non direttamente stati voluti da lui e che hanno avuto un rendimento sicuramente superiore alle attese. Penso che dovesse esaltare di più il lavoro svolto dalla società per allestire una squadra forte anziché essere motivo di lamento”.

In conclusione, le chiedo se Dodô lo vede ancora vicino alla Fiorentina oppure crede che qualche società sia interessata concretamente al giocatore?

“Sinceramente Dodô non è il primo della lista per quanto riguarda le società milanesi, il prezzo richiesto dalla Fiorentina è importante. Il Milan reinvestirà i soldi della vendita di Theo sia per sistemare la corsia di destra che quella di sinistra ma se le pretese della Fiorentina rimarranno sui 25 milioni allora, la società rossonera, virerà su altre soluzioni”. 

Ma che fine ha fatto Palladino? La scottatura della panchina persa sul filo di lana e un rischio concreto
“Lascio la Fiorentina con un peso enorme nel cuore ma con la consapevolezza di aver dato tutto”. Il primo giugno l'e...

💬 Commenti (5)