Oliveira: "Ho molta paura perchè la Fiorentina rischia molto: una vittoria potrebbe farla uscire dal tunnel. Ai miei tempi..."
Quest'oggi l'ex attaccante di Cagliari e Fiorentina Luis Oliveira ha rilasciato una lunga intervista a derbyderbyderby.it. Al suo interno ha avuto modo di parlare anche della situazione che sta vivendo la squadra viola.
"Il momento della Fiorentina è molto complicato. Dopo 14 partite di campionato non ha mai assaporato la vittoria, cosi diventano più difficili anche le partite che sulla carta sono più semplici. È una squadra che adesso è obbligata a giocare tutte le partite per vincere, questo può portare però a un blocco mentale e creare paura. Sarà difficile uscire da una situazione così delicata”.
“Lo situazione nello spogliatoio della Fiorentina non deve essere semplice”
Ha anche aggiunto: ”Credo che la reazione dello spogliatoio sia complicata da interpretare. Nella partita con il Sassuolo hanno litigato per tirare un rigore, ma tutti sanno che un allenatore sceglie sempre chi far calciare, quantomeno il primo e il secondo rigorista. Io credo che in quel momento il rigorista non fosse Kean, ma è una situazione in cui bisogna cercare di stare uniti. La squadra deve uscire da questo momento, non si può andare avanti con questa tensione. Una vittoria potrebbe sbloccare la squadra, ma è l'ultimo modo per uscire da questo tunnel”.
“Le colpe sono di tutti: se la squadra non gira anche le punte non segnano”
Un commento sulle difficolta che i viola trovano a far gol: ”La pressione sull'attaccante c'è sempre. E' normale che debba fare gol, ma non è questa la situazione in cui addossare tutta la colpa a loro. Se tutta la squadra non fa il suo dovere, anche per le punte diventa più complicato. Si può dire che la Fiorentina non segna o non vince, ma in questo momento la colpa non è degli attaccanti che non fanno gol”.
“Inizialmente ho avuto qualche problema ad ambientarmi a Firenze”
Ha poi raccontato un particolare aneddoto sul suo arrivo a Firenze: ”La mia esperienza alla Fiorentina è stata molto importante. Mi chiamò mister Ranieri, per affiancarmi a Batistuta.Inizialmente ho avuto qualche problema di ambientamento: quando ero a Cagliari, contro la Fiorentina, per paura di non riuscire ad evitare l'uscita di Toldo mi sono tuffato e l’arbitro Pairetto ci concesse un calcio di rigore”.
“In poco tempo sono entrato nel cuore dei tifosi viola”
Ha poi concluso: “Quando sono arrivato a Firenze, i tifosi non avevano dimenticato quello che era successo e hanno inventato anche un coro: 'Inventa un rigore che non c'era, inventa un rigore che non c'era, ooooOliveira. Partita dopo partita però ho conquistato la tifoseria ed è cambiata anche la canzone: 'Che fretta c'era, scarta tutti Oliveira, che fretta c'era, scarta tutti e facci un gol. Mi ricordo bene quando la squadra non andava troppo bene e arrivava la partita più sentita dai tifosi, quella contro la Juventus: vincemmo 3-0 e feci gol".



