Mareggini: "Non ho dubbi su Vanoli, avrà sicuramente caricato la squadra. Quando il problema è psicologico..."
Quest'oggi l'ex portiere della Fiorentina Gianmatteo Mareggini, durante un collegamento con Lady Radio, ha avuto modo di introdurre la sfida di questo pomeriggio tra la Fiorentina di Paolo Vanoli e la Juventus di Luciano Spalletti.
“Non ho dubbi sul mister, sono convinto che Vanoli dal punto di vista mentale sarà bravo a preparare la partita di oggi. Lo conosco molto bene, e non ho alcun dubbio. La partita migliore per tornare a vincere? Se fossimo al loro posto vorremmo tutti avere un'occasione del genere per rifarsi. Non so se però tutto questo sarà sufficiente. Non è che adesso se poi non dovesse arrivare il risultato stasera ci sarebbero problemi: l'importante è vedere una reazione da parte della squadra”.
“Quando il problema è psicologico è sempre complicato uscirne”
Ha anche aggiunto: “Dalle parole di Vanoli si capisce questo. Il mister dice che quella di oggi non è una partita decisiva, è la partita: la partita con la P maiuscola. Contro la Juventus non credo che ci sia neanche bisogno di preparare la squadra, non serve aggiungere nulla. Però da li a dire che se non facciamo punti è andato tutto male ne passa. Non è questo il momento di isterismi, adesso noi tifosi dobbiamo stare vicini alla squadra, quando ci sono difficoltà come quelle che stiamo vivendo è sempre difficile uscirne: perchè non si parla di un problema tecnico, i giocatori ci sono, ma a livello psicologico. E anche nella vita normale sappiamo quanto sia difficile superare questi momenti".
“Ecco cosa devono fare i Viola per vincere contro la Juventus”
Ha parlato anche della Juventus: “Al di là del sapore che ha giocare contro di loro, la Juventus è una squadra da temere sempre. Sono una squadra che quando va male, come adesso, è quarta in classifica. Si tratta di squadre che stanno andando male per i loro standard, ma per quello della Fiorentina rappresentano un avversario complicato da affrontare. Dobbiamo sapere che per batterli dobbiamo essere piu motivati di loro: loro sono una squadra che tecnicamente vorrà imporre il proprio gioco, la Fiorentina invece dovrà essere una squadra battagliera. E la gente queste cose le vede, e a fine partita non potrà mai rammaricarsi se la squadra in campo da il massimo”.
“Ci sono molte similitudini tra la mia Fiorentina e questa”
Ha poi concluso tornando a parlare del 1-0 del ‘91: “Come dimenticarsi la vittoria con il mio rigore parato, torniamo sempre a parlarne perchè fu quacosa di eccezionale. Il gol di Fuser, la coreografia e l’ambiente che c'era allo stadio furono qualcosa di incredibile. E secondo me ci sono molte similitudini tra quella squadra e quella di oggi: la situazione è la stessa, ma quella Fiorentina aveva capito sin da subito che l'obiettivo primario era salvarsi. Ci trovavamo nell'anno del passaggio da Pontello a Cecchi Gori e non c'era ancora programmazione”.



