Marinozzi: "Le dichiarazioni di Vanoli dopo il Sassuolo sono gravi, ha creato una distanza tra lui e i calciatori. In questo è impossibile che lo spogliatoio sia unito"

Al Podcast di Cronache di Spogliatoio il giornalista e telecronista di DAZN Andrea Marinozzi ha detto la sua sulla Fiorentina: “Vanoli è l'ultimo dei responsabili della situazione della Fiorentina, che è una situazione gravissima. Il mister ci tiene tanto a sé stesso e a Firenze, ma ciò non toglie che abbia commesso dei gravi errori di comunicazione. Dopo la partita col Sassuolo ha parlato in termino di ”io" e “loro”, facendo emergere una distanza tra lui e i calciatori. Quando un allenatore parla deve essere lucido, dire che i giocatori devono essere uomini è una frase forte. Immaginatevi un giocatore che conosce Vanoli da un mese e si sente dire pubblicamente che non è un uomo".
“Come si sarà sentito Gudmundsson?”
“Poi parla di paura - aggiunge Marinozzi - quando invece dovrebbe parlare di coraggio, usando quindi un termine positivo. E poi parla di alibi, e sulla situazione del rigore crea un caso anziché smorzarla dicendo semplicemente che l'importante era segnare. Invece ha tirato in mezzo Gudmundsson che in questo momento viene offeso anche dal salumiere: come può sentirsi l'islandese se il suo allenatore dice queste cose? Vanoli ha fatto diversi autogol”.
“Non c'è unione, né empatia”
Infine: “La cosa più grave secondo me è quando tira in ballo Bove, Cataldi e Adli, dicendo praticamente che il centrocampo dell'anno scorso era migliore perché questi giocatori venivano da piazze importanti. Come si dovrebbero sentire Nicolussi Caviglia e Sohm di fronte a parole del genere. E poi ha detto che lui faceva la fascia 110 volte avanti e indietro, come a dire che invece i suoi giocatori non lo fanno. In questo modo è impossibile creare empatia e unione nello spogliatoio”.


