Era il 2 marzo del 2008 e una rimonta memorabile contro la Juventus, aperta da Gobbi e chiusa con le reti di Papa Waigo e la mitraglia di Osvaldo in pieno recupero, resero dolcissimo quel pomeriggio di Torino freddo e vibrante. «Il mio ricordo più bello da allenatore della Fiorentina — dice Cesare Prandelli a La Repubblica, che sabato sarà al Franchi — anche perché non vincevamo da tanti anni fuori casa contro di loro. E poi per come è nata quella vittoria: una gara che sembrava chiusa, ribaltata in pochi minuti. E al ritorno a Firenze, migliaia di tifosi ci aspettavano all’aeroporto. Fantastico. La Fiorentina di oggi? Stravedo per Federico Chiesa: per l’età e le qualità che ha è destinato a una carriera straordinaria. Dovrebbe convincersi maggiormente in zona gol. Su CR7 piazzerei un centrale come Pezzella: un duello bellissimo, perché German è un grandissimo giocatore. Critiche a Pioli? Firenze è così. Stefano ha iniziato con una Fiorentina nuova, giovane, sembrava aver trovato i giusti equilibri. A Firenze è normale che ci siano critiche ma sono critiche d’amore. I tifosi vorrebbero sempre di più. Ci vuole una grandissima prestazione e la gara contro la Juve è ideale. Non hanno ancora perso e i tifosi viola sognano la prima sconfitta dei bianconeri a Firenze".


💬 Commenti