"Dimmi se sei un uomo vero, un pistolero" canta Elettra Lamborghini, ed è stato anche il tormentone dei tifosi della Fiorentina durante i sei mesi in cui Piatek ha "sparato" con la maglia viola. L'attaccante polacco è tornato al Franchi da avversario con i colori della Salernitana, vivendo una serata difficile stretto nella morsa di Igor e Milenkovic. L'unica giocata, l'assist a Dia per un gol che poteva costare molto caro, ma che per fortuna è stato ininfluente.

Chi ha "sparato", invece, è Luka Jovic. Un uomo vero, o meglio un "nove" vero (anche se sulla maglia porta il 7) è stato il centravanti serbo, che ha segnato praticamente al primo pallone toccato. Non un gol difficile, ma un'esecuzione convinta e potente, a spaccare la porta come i suoi compagni non avevano fatto nei minuti precedenti, risultando talvolta leziosi. E poi una bella esultanza sotto la Fiesole, stavolta senza polemiche ma solo con la voglia di festeggiare insieme ai tifosi.

Da qui a dire che Jovic è definitivamente sbocciato ce ne vuole, ma al contempo non si può negare la progressiva crescita dell'ex Real Madrid. Che a volte sembra scomparire e appare ancora un po' macchinoso, ma che almeno sta cominciando a segnare con continuità. Una strada intrapresa e che dovrà essere percorsa, senza ostacoli o rallentamenti, fino al traguardo. Che, speriamo, potrà finalmente consegnare alla Fiorentina il suo bomber vero.

 


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