Soffia un vento nuovo in Italia, una coppia di finaliste europee fuori dal trittico Juventus-Inter-Milan che in questo secolo non era ancora arrivata (ultima volta, Lazio e Parma nella stagione 1998/99). Invece Atalanta e Fiorentina ce l'hanno fatta, guidate dalla loro identità e da una qualità del gioco decisamente superiore ai giocatori stessi.

L'Europa premia il gioco

La Gazzetta dello Sport fa il punto sui percorsi delle due squadre, mettendo anche a confronto Gasperini e Italiano. Due tecnici che rappresentano in prima linea l'avanzamento di status della Serie A e il tentativo sempre più concreto di imporre la propria costruzione: non a caso, l'Europa premia l'innovazione. Riconosciuta anche dagli sconfitti, come lo stesso Hayen (tecnico Club Brugge) ha affermato: “La Fiorentina è veramente forte, lo ha dimostrato soprattutto nella ripresa. Ha meritato di passare”.

Gasp e il grande salto, ma anche Italiano…

Certo, il confronto tra Atalanta e Fiorentina vede prevalere Gasperini, per livello di competizione e soprattutto esperienza: il tecnico dei nerazzurri ha naturalmente raggiunto una personalità e consapevolezza che la Viola deve ancora maturare. Ma l'impronta di Italiano si è vista e percepita comunque, nel percorso che ha portato alla seconda finale di Conference consecutiva.

Come si programma una finale europea? L'operato di Atalanta e Fiorentina negli ultimi anni. Il confronto rispecchia la differenza tra le competizioni
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