Maledetto "anno di transizione"

Se c'è un termine che i fiorentini odiano più di qualunque altro, questo molto probabilmente è "anno di transizione". Sentito e risentito più volte nell'era Della Valle, aspettando traguardi raramente raggiunti, anche a Joe Barone è scappato in una recente intervista il termine. Fino ad ora quello della Fiorentina è stato definito come un anno di ambientamento e ci mancherebbe altro. Da una società americana che si approccia al difficile mondo del calcio europeo in modo così repentino non ci si può aspettare tutto e subito. Le intenzioni di fare bene però c'erano e gli investimenti sul mercato lo avevano fatto capire (vedere i vari Ribery, Lirola, Pulgar, Cutrone, ecc.). Il campo però non ha risposto come ci si aspettava. Di certo il termine usato da Barone è riferito all'inizio dell'avventura della nuova proprietà a Firenze e la transizione necessita di tempo. Dal prossimo anno però ci si aspetta un cambio di marcia, con gli anni di transizione tutta Firenze spera di vedere passare di moda il prima possibile.