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A sette giorni dall’esordio in campionato contro il Torino, Rocco Commisso incassa già un primo importante risultato, l’approvazione in Parlamento dell'emendamento che consentirà di realizzare nuove infrastrutture sportive in Italia e accelerare anche gli interventi di rifacimento o ristrutturazione superando alcuni vincoli paesaggistici, culturali e architettonici adeguando gli impianti agli standard internazionali. Un risultato che il patron viola attendeva dal suo sbarco nel calcio italiano, un anno fa, e per il quale insieme al braccio destro Joe Barone (negativo al tampone come il figlio dello stesso Commisso, Joseph, entrambi presenti all'assemblea di Lega) si è battuto fortemente, con l’obiettivo di dotare la Fiorentina (e i propri tifosi) di uno stadio al passo coi tempi, di proprietà o il Franchi ristrutturato.  Come rimarca Tuttosport, l'auspicio nel clan viola è che questa nuova legge possa contribuire "a far crescere il sistema calcio italiano e farlo tornare competitivo in Europa e nel mondo". Dal canto suo Commisso (in arrivo entro mercoledì) analizzerà nel dettaglio tutti gli aspetti applicativi per comprendere al meglio le nuove possibilità su cui contare per fare un nuovo stadio a Firenze; al riguardo restano invariati per il presidente viola i punti cardine espressi a giugno: responsabilità del progetto inclusi il suo controllo, certezza di tempi giusti e concreta possibilità di realizzare uno stadio moderno e funzionale che «Firenze e i tifosi viola meritano».


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