Se tra Betis e Fiorentina regna l'equilibrio, c'è chi invece è strafavorito. Il Chelsea si appresta a sfidare un Djurgarden praticamente senza portieri

Se nella semifinale tra Fiorentina e Betis regna l'equilibrio dei pronostici, lo stesso non si può dire della sfida tra Chelsea e Djurgarden, l'altra semifinale di Conference League. Una vera e propria sfida che mette a confronto Davide contro Golia.
I Blues di Enzo Maresca, ex calciatore anche della Fiorentina, stasera giocheranno a Stoccolma, sul campo artificiale del Djurgarden. Da tutto l’anno il Chelsea è la favorita per la vittoria finale, anche se Maresca predica calma: “Dobbiamo fare un passo alla volta: siamo in semifinale e giochiamo per arrivare in finale. Una volta lì, se ci arriveremo, proveremo a vincere la coppa, che per me a livello personale è un titolo importante”.
Il Chelsea gioca la sua prima semifinale europea dal 2021 e tornerebbe a vincere un trofeo dopo il Mondiale per club vinto nel dicembre di quello stesso anno. "È una competizione europea, e per noi è una responsabilità perché vincendola daremmo a questo club l’opportunità di essere l’unica squadra del mondo ad aver vinto tutte le coppe", ha detto Maresca. I Blues sarebbero i primi ad aggiungere la Conference League a una bacheca che comprende già la Champions (2012 e 2021) e l’Europa League (2013 e 2019), le coppe nella versione terzo millennio.
Chelsea con tutti i big, ma c'è aria di turnover
Maresca ha portato in Svezia tutti i big, compresi Cole Palmer e Nicolas Jackson: il tecnico italiano dovrà valutare quanto turnover fare, perché è vero che i Blues sulla carta sono superiori al Djurgarden anche con la squadra B, ma è anche vero che in questa semifinale di andata non ci possono essere passi falsi come successo nel ritorno dei quarti col Legia Varsavia, uscito vincitore da Stamford Bridge. Sullo sfondo però c’è la volata Champions, il piazzamento tra le prime 5 da inseguire nelle ultime 4 giornate di Premier.
Situazione molto complicata in casa svedese
Il Djurgården invece si presenta allo storico appuntamento della semifinale di Conference League in condizioni tutt’altro che ideali. Per la sfida di andata, il tecnico finlandese Jani Honkavaara, 49 anni, qui da fine 2024, deve infatti rinunciare a cinque potenziali titolari: il portiere Säfqvist, fuori da metà marzo; l’esterno sloveno Zugelj e i centrocampisti Åslund, Fallenius e il finlandese Schüller. Particolarmente critica per la formazione svedese la situazione tra i pali: il titolare, il serbo Manojlovic, non è in lista Uefa e il suo sostituto, Rinne, è tornato ad allenarsi solo ieri dopo un’influenza, così come il centrale Danielson. In panchina il 19enne Croon.