Capitano di tante edizioni della Fiorentina degli ultimi anni, Manuel Pasqual a Radio Bruno ha parlato di una sfida che l'ha visto protagonista tante volte:

"Ci auguriamo tutti che ci sia un lieto fine, tutti quelli che ruotano o hanno ruotato intorno alla Fiorentina se lo augurano. Meglio una partita difficile e una squadra forte visto l'ultimo mese della Fiorentina, è una partita che si prepara da sola, sperando che i ragazzi non subiscano cali di tensione come a Genova. Non è mai lo stesso tipo di partita, per cui ci si abitua a fatica, l'attesa ovviamente cresce via via che ci si avvicina al giorno della gara. Essendo una gara particolare, nel caso in cui vada bene la soddisfazione è doppia. Il Franchi? Basta anche una piccola scintilla per accenderlo, ricordiamoci qualche anno fa quando una partita sembrava persa e poi invece fu ribaltata.

Cosa vuol dire giocare in Europa? Intanto si esporta il marchio in palcoscenici in giro per l'Europa. A me fa ridere quando sento tifosi o addetti ai lavori che parlano di input a non andare in Europa da parte delle società: sono cavolate. Chiunque faccia parte dello sport lo fa per raggiungere il massimo dell'obiettivo e mai per fare calcoli. Mi auguro che nel caso di competizione in più, la squadra venga attrezzata per affrontarle tutte.

Saponara e Ikoné? Sono giocatori diversi, Riccardo viene in mezzo tra le linee, mentre Ikoné è più uno da ripartenze. Dipende da che partita vuole impostare Italiano, tante volte gli allenatori si tengono scelte di rottura per gara in corso, per il futuro, augurandosi che ci sia un impegno in più, possono essere importanti".

 


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