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Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Luca Calamai ha parlato a Radio Bruno Toscana: "Ieri è stata una giornata demenziale, è stato tutto folle. Folli le parole del ministro dello sport, come lo sciopero proclamato, ma non ascoltato da nessuno. Ieri non è stato calcio, non possiamo pensare che il calcio sia una repubblica a parte, e ieri, giocando, è stato dato un messaggio pessimo. E’ una guerra, abbiamo cancellato un campionato per Calciopoli, non credo ci siano problemi a cancellare uno scudetto in uno stato di guerra come siamo adesso. Partite in chiaro? No, il calcio va fermato. Ieri i bar erano pieni di persone, è uno sport collettivo che porta entusiasmo e a stare in gruppo. L’unica soluzione è fermare il campionato".


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