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Daniele Pradè
Daniele Pradè. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Quest'oggi il giornalista de La Nazione Benedetto Ferrara, durante un collegamento con RadioBruno, ha avuto modo di commentare l'improvviso addio di Daniele Pradè dalla Fiorentina.

"La notizia dell’addio di Pradè non mi sorprende perchè il direttore sportivo da tempo era abbastanza tormentato, da quando aveva detto in pubblico che sarebbe stato lui quello da cacciare. Era un modo per prendersi colpe e responsabilità, ma umanamente sappiamo tutti che per lui non era più vita a Firenze e questo lo sappiamo tutti. Quello che bisogna capire, quando si parla di dare una scossa, sembra strano che le dimissioni di un ds possano dare la scossa: solitamente in realtà si pensa ad un cambio dell’allenatore non di un dirigente”. 

“In sette anni ci sono state piu dimissioni che gioie: è il momento di farsi qualche domanda”

Ha anche aggiunto: “Innanzitutto bisogna chiedere che mondo è la Fiorentina, lo dico con rispetto ed amore, ma due domande dobbiamo cominciare a farcele. Si dimette Gattuso, si dimette Prandelli, si dimette Palladino e adesso il direttore sportivo: questo vuol dire che qualche problema in Fiorentina c’è. Per quello che riguarda la scossa alla squadra, sicuramente adesso giocatori e allenatore non avranno piu alibi. Il capo espiatorio che è Pradè va via, adesso rimane la squadra nuda davanti alla sua gente, e adesso si capisce che i giocatori dovranno dare qualcosa in piu”. 

“La vita dentro al Viola Park sembrava un romanzo gotico”

Un commento anche sulla situazione che si vive da inizio stagione al Viola Park: “In questo caso il dirigente piu contestato è andato via, anche se il clima da tempo era difficile. La vita dentro al centro sportivo sembrava un romanzo gotico, era tutto buio al di là dei tanti discorsi di propaganda. Non era come ci veniva detto e lo si nota benissimo. Lo si vede dalla faccia di Pioli durante le ultime partite, dalle dimissioni del direttore sportivo e dal nervosismo del direttore generale che dopo settanta minuti risponde al tifoso che lo contesta. E’ una cosa che umanamente ci sta anche se, come lui ha ammesso, non deve avere atteggiamenti del genere. Un dirigente come Adriano Galliani ha girato per decenni l’Itala ricevendo offese ovunque”.

“Adesso ci sono alcuni nodi da sciogliere”

Ha poi concluso: “Ci sono alcuni argomenti adesso sul tavolo. Il primo è la partita di domani contro il Lecce, che non dimentichiamoci è fondamentale. Anche se dovesse arrivare un altro allenatore dopo, restare infondo alla classifica sarebbe deleterio e per questo dobbiamo vincerla. Secondo cosa, nodo direttore sportivo: chi sarà a sceglierlo? E’ ‘un momento molto difficile e i tifosi lo sanno, soprattutto chi ha vissuto storie passate: la Fiorentina del ’93 aveva una squadra fortissima, e dopo il caos con l’allenatore tutto tracollò. I tifosi sanno che quando si crea un clima brutto, nonostante la squadra di livello, le cose potrebbero complicarsi”. 


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