Benedetto Ferrara: "La Fiorentina pratica il ridimensionamento ambizioso. La missione di Pradè è complessa, nel 2012 aveva una società che voleva rilanciare, a differenza di ora"

“E’ una Fiorentina ancora lontana da se stessa, dare giudizi ora sarebbe prematuro e anche ingenuo. Colpani sicuramente è il miglior arrivo, l’unica curiosità riguarda lui in vista di domani. Kean deve dimostrare di essere quello di tre anni fa e non quello degli ultimi anni, in cui ha fatto veramente poco, però è ancora giovane. Finché non avremo in mano la formazione che inizierà il campionato è inutile esporsi” ha parlato così a Radio Bruno il giornalista de La Nazione, Benedetto Ferrara.
L’ambizione è misurata con l’equilibrio dei conti che devono tornare, siamo nell’ottica del ridimensionamento ambizioso. C’è voglia di ridurre il monte ingaggi ma di far crescere la squadra. In più Pradè deve rinnovare una squadra, cedendo giocatori invendibili ma siamo ancora nella fase in cui vengono alzati i prezzi. Nel caso di Tessmann tra le società sono d’accordo, con il giocatore ancora no ma non parliamo di campioni.
Quando Pradè si trovò a ricostruire, dopo la famosa notte delle pernici, aveva una società che voleva rilanciare. Qui la società non vuole rilanciare, nessuno ha parlato di chissà quale obiettivo. Ambizione vuol dire tutto e niente. Spero che riaccendano la passione, perché senza quella ci saranno grossi problemi".