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Questo pomeriggio l'ex attaccante della Fiorentina Papa Waigo, attualmente procuratore sportivo, è intevenuto ai microfoni del Pentasport per parlare dei principali temi in casa viola alla vigilia di stasera contro la Juventus. Questo un estratto:

"Una stagione strepitosa, a Firenze c'era bisogno di questo nuovo respiro. Italiano ha portato questo, con nuovi giocatori e una nuova mentalità. La partita di stasera? I giocatori che vengono a Firenze devono capire che non è una partita come le altre, è un campionato a sé. La città e i tifosi la sentono in modo particolare e bisogna andare in campo consapevoli di questo. Non è una stagione fallimentare, anzi, Nessuno sia spettava che potesse fare un passo così avanti, dalle premesse il campionato. Senza Europa non è assolutamente un fallimento. La mia esperienza in viola? Il calcio è meraviglioso, potevo dare tanto di più alla Fiorentina. Mi è rimasto un bel ricordo, ma dopo quella partita del 2008 ci siamo resi conto di aver fatto qualcosa di straordinario. Grazie a quel goal mi arrivano messaggi e chiamate da giornalisti, dai tifosi, anche giovani".

L'ex attaccante ha avuto modo anche di commentare Arthur Cabral: "Dobbiamo sapere che un attaccante non è semplice scrivere la sua storia e cancellare quella precedente. Serve pazienza e fiducia in vista del prossimo anno, poi ogni calciatore deve meritarsi il suo spazio in campo. Se ho ragazzi da segnalare ai viola? "L'ho già fatto in passato, ma per ora non ho avuto ritorno. Ne ho parlato con Vincenzo (Italiano ndr.), non con la società. Ci sono vari problemi burocratici per i trasferimenti dal calcio africano, ma se posso fare del bene alla Viola non mi tiro indietro".


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