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Moise Kean Primo Piano
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Sul Corriere dello Sport il giornalista Alberto Polverosi ha parlato della rinascita alla Fiorentina di Moise Kean dopo lungo vagare a giro per Italia ed Europa. 

Kean e Firenze

Palladino si è dimesso nottetempo, d’improvviso - si legge sul quotidiano - lasciando tutto il Viola Park a bocca aperta per la sorpresa, ma nonostante questo la Fiorentina deve essergli grata per un acquisto che proprio non aveva senso. Per tutti, ma non per il giovane allenatore che aveva puntato su Kean nonostante la sua ultima stagione senza la miseria di un gol. Non solo, nelle ultime tre annate in bianconero, Moise in 92 presenze ufficiali aveva segnato 13 gol. Nella stagione scorsa, in 44 partite ufficiali di gol ne ha fatti 25. Metà delle partite e doppio dei gol fra Juventus (3 anni) e Fiorentina (un anno)”. 

La previsione

Ricorda poi l'articolo di come Kean nel 2023 alla Juve ritrova Allegri e anche il suo vice Marco Landucci. “Un giorno di questa estate - scrive Polverosi - proprio Landucci, ex portiere della Fiorentina, parlando con tre giornalisti durante un pranzo, con un tono alto, non proprio sottovoce, annuncia: ”Se Kean va a Firenze, segna 20 gol". Ahahahah, è la risposta in coro dei tre (guardatevi sempre dai giornalisti che predicono il futuro). Avrà ragione Marco, i gol in campionato saranno 19, comprese le coppe saliranno a 25. È a casa, è Itaca, al Viola Park si sente protetto, stimato, coccolato, qualche ritardo c’è ancora, gli piace dormire (cit Pradé), ma quei “colpi di testa” fuori dal campo diventano colpi di testa in campo. E decide di restare a Firenze perché a volte la riconoscenza esiste anche nel calcio e perché nel 2026 c’è il Mondiale, ha bisogno di sentirsi sempre in fiducia. Non a caso sono i suoi gol a darci ancora la speranza di giocare finalmente un Mondiale". 


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