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Sono tante polemiche nate da Pisa-Fiorentina. Tra gli episodi sotto la lente d'ingrandimento c'è il gol annullato a Meister e il rigore non dato per il mani di Pongracic. Sui casi è intervenuto l'ex direttore di gara Claudio Gavillucci parlando a tuttomercatoweb.com

Il gol annullato al Pisa

“Sul gol annullato a Meister, dopo lo scontro con Mandragora sembra esserci un tocco con il polso prima del tiro. È proprio questa “immediatezza” che rende il gesto punibile secondo le regole attuali. La norma è chiara: un tocco di mano prima della rete, anche minimo e involontario, è sufficiente per annullare. Comprendo la frustrazione dei tifosi pisani, perché l’episodio è marginale e non evidente a occhio nudo, ma il VAR deve attenersi alle linee guida: richiamo e annullamento, dunque, sono corretti”. 

Il mani di Pongracic

"Per il presunto rigore su Pongracic la situazione è più controversa. In almeno un replay il braccio appare “aperto” e il pallone, calciato forte e da distanza ravvicinata, lo colpisce. In Italia siamo abituati a vedere rigori concessi in episodi simili, ma da un punto di vista arbitrale — anche sulla scia delle interpretazioni internazionali — la posizione del braccio può essere considerata naturale e l’intercettazione non dolosa. Personalmente sono d’accordo con questa valutazione. Mi piacerebbe che anche in Serie A, come accade in Champions e nei principali campionati europei, questo tipo di rigori non venisse più fischiato. Vedere difensori costretti a giocare con le mani dietro la schiena è un’offesa al gioco del calcio. Pertanto credo che arbitro e VAR abbiano valutato correttamente l’episodio, non assegnando il rigore. L’auspicio è che questa linea venga mantenuta per tutto il campionato, per dare uniformità di giudizio".

 


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