​​

C'è poco da fare, per Rocco Commisso al momento contano molto, forse più delle questioni di campo, le infrastrutture. Il Centro Sportivo dovrebbe aver trovato la sua discesa finale fino ai permessi alla costruzione, attesi per metà novembre. Sullo stadio invece è il momento degli emendamenti: poche chance per quello di Italia Viva, che di fatto escluderebbe del tutto la Soprintendenza, molte di più per quello del Pd, nonostante l'ostracismo del Ministro dei beni e delle attività culturali Franceschini.

Secondo il Corriere dello Sport, in particolare, ci sono due punti che danno un po' di serenità in più a Commisso: un primo nel quale si prevede la possibilità di salvaguardare parti di un'opera, pur lasciandole esterne dopo il restyling. Il secondo pone invece l'adeguamento agli standard internazionali come parametro di valutazione della compatibilità paesaggistica. In pratica si dovrà valutare anche lo stato di arretratezza dell'impianto e le famose scale elicoidali potrebbero essere preservate ma lasciate fuori dalla nuova struttura.

Il 15 settembre invece, secondo il quotidiano, potrebbe essere la cosiddetta data storica, quella in cui l'emendamento potrebbe diventare legge: sarebbe il primo passo per giungere ad un nuovo progetto dell'architetto Casamonti sul "Franchi", con un po' di libertà d'azione in più.


💬 Commenti