L'ex portiere della Fiorentina Francesco Toldo, tra gli ultimi vincenti della storia viola Coppa Italia vinta nel 2001, ha parlato in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, intervenendo sulla sfida di stasera tra Viola e Cremonese che vale la finale a Roma, oltre a parlare del suo passato. Queste le sue parole:

"Vincemmo a Parma con un gol del mio amico Vanoli, che poi avrei ritrovato da allenatore dei portieri nelle giovanili azzurre. Nel ritorno al Franchi per loro segnò Milosevic ma poi Nuno Gomes rimise le cose a posto. Il sapore di quel trofeo fu unico. Era il primo campionato senza Batistuta dopo quasi un decennio. Iniziammo con Terim in panchina, che aveva appena vinto la Coppa Uefa con il Galatasaray, poi arrivò Mancini che era ancora agli inizi come tecnico. In campionato andavamo male e sapevamo che con il fallimento della società dei Cecchi Gori, in estate quel gruppo sarebbe stato smantellato.

Io finii all’Inter, dove poi ho vinto tutto, ma mentre la Coppa Italia e la Supercoppa alzate sempre in maglia viola nel 1996 sono legate all’euforia della gioventù, per quel successo del 2001 diedi l’anima anche per sdebitarmi con quello splendido ambiente fiorentino che mi aveva fatto crescere tanto. Stasera auguro alla Fiorentina di centrare la finale. La Cremonese gioca un buon calcio e mi è simpatica, ma la squadra di Italiano non può sprecare il 2-0 dell’andata".

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