A tre anni dal suo arrivo, la proprietà che detiene la Fiorentina ha il dovere di porsi seriamente delle domande per capire che cosa non ha funzionato nel potenziamento del gruppo alla vigilia di una stagione così complicata. Lo scrive stamani La Nazione.

Problemi come il doppio impegno per la Conference, lo stop per i mondiali erano tutti ampiamente noti. Se ci sono limiti, vanno affrontati.

Tutto questo mentre all’esterno l’opinione diffusa scova spiegazioni spingendosi fino al mercato dello scorso gennaio (via Vlahovic, dentro Cabral per sostituirlo e Ikone come quinto esterno) la proprietà continua a considerare funzionale la struttura verticista compatta che si è data fin dal 2019. A questa, in questi tre anni si è aggiunto il solo Burdisso, sulle cui potenzialità decisionali in fase di mercato pochi sono riusciti a farsi un’idea definitiva.


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