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Dopo Prandelli ancora parola al direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè: "Da Prandelli mi aspetto empatia e alchimia, quello che in questo momento c’è mancata. Alchimia tra tutte le componenti ovviamente. Siamo entrambe due cavalli di ritorno che hanno fatto di Firenze una seconda casa. Decisioni tecniche? Noi abbiamo tre componenti: la testa, Rocco Commisso che ci è sempre vicino, poi Joe Barone e io. Le decisioni sono sempre prese di comune accordo e il presidente entra dopo che io e Barone gli proponiamo le cose. Ogni scelta è stata condivisa. Più volte ho letto che io avrei preso un altro allenatore ad inizio stagione: no, io volevo Iachini. Avessi voluto Juric o De Zerbi, il presidente me l'avrebbe fatto prendere. Ho autonomia nelle scelte, ma chiediamo pazienza. Non sarà un anno buttato, sennò la responsabilità è mia e dovrei andarmene".


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