Il portiere Oliver Christensen. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Il portiere Oliver Christensen. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Nazione l’ex portiere della Fiorentina Gian Matteo Mareggini si è espresso in maniera dettagliata sui portieri della Fiorentina: “Andiamoci piano per favore - ha detto. "La stagione è appena iniziata e non credo sia l’ora per giudizi o sentenze definitive. Specie quando si parla di portieri”.

"La mia impressione su Christensen? Buona, anche se trovo sbagliato esprimere giudizi definitivi adesso. Ho visto Christensen contro l’Inter e nonostante il risultato purtroppo molto netto, nella prima parte della partita ha fatto buoni interventi. Forse ha colpa su un gol, ma per il resto c’è.  Arriva da esperienze internazionali importanti e credo sia, per noi, per il calcio italiano, un portiere ancora tutto da scoprire. Aspettiamo e vedremo”. 

“L’affidabilità di Terracciano è assodata e assoluta. Ha sempre fatto al meglio quello che gli è stato chiesto di fare e su questo credo si sia tutti d’accordo. Vannucchi e Martinelli sono talenti, ma per il futuro. Poi, ovviamente, io non so che cosa potranno scegliere società e allenatore, ma secondo me, due ottimi e giovani portieri come loro, hanno bisogno di seguire un inserimento mirato”.

“Un portiere forte, ma davvero forte, deve avere soprattutto personalità e carattere, la tecnica è una cosa che si può affinare negli anni, facendola crescere allenamento dopo allenamento, è la personalità a fare la differenza. Il portiere deve essere un leader e questo lo vedi da come si pone con i difensori. Da come gioca e si coordina con loro. Il bel gesto fa rumore, fa divertire, ma se un portiere non ha carattere e carisma rimane tutto lì. E non basta”. 

E ancora: “Ricordate Frey? Lui è stato l’esempio di tutto questo. Era un tipo eclettico e con una personalità pazzesca. Uno come lui guidava la squadra. Uno come lui dava sicurezza a tutto il gruppo. E un centrocampista o un difensore quando si ricordava che laggiù c’era Frey rimaneva tranquillo. Sempre. Ho fatto l’esempio di Frey, ma potrei dire lo stesso di Francesco Toldo o anche, ovviamente, Giovanni Galli”.

Infine: “Allenare i portieri della Fiorentina? È un sogno che avevo e sinceramente mi è dispiaciuto non averlo realizzato. Mi sarebbe piaciuto allenare almeno una stagione i portieri viola. Sì, anche solo un anno, sono sincero. E’ questo un rammarico che mi porto dentro e non lo nascondo”.

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