TOP 5 HORROR del 2025: nella nebbia viola sprofonda persino De Gea. L’appello di Dzeko e la sconfitta col Verona i punti più bassi d’una stagione drammatica
L’attuale versione della Fiorentina basterebbe per riempire da sola la classifica delle oscenità. Società assente, dirigenti improvvisati, calciatori scarsi tecnicamente che scendono in campo come se non toccasse a loro. Il risultato sono i soli nove punti collezionati in diciassette giornate e un ultimo posto che, a quasi metà campionato, è sempre più presagio di retrocessione. Ma noi di Fiorentinanews.com, consci del fatto che al peggio non c’è mai fine, in questo ultimo giorno dell’anno vogliamo inferire proponendovi la nostra terrificante Top 5 Horror del 2025:
5 – L’ultima di Terracciano
Poteva finire con eleganza, lasciando il ricordo di un buon portiere che da riserva era diventato titolare, vincendo tante concorrenze fino a doversi arrendere all’evidente superiorità di De Gea. Invece no. Nell’andata degli ottavi di Conference League sul campo del Panathinaikos, Palladino decide inspiegabilmente di riproporre un Terracciano inutilizzato da tre mesi, e cioè dalla nefasta sfida di Coppa Italia contro l’Empoli. Il portiere della Fiorentina ne combina una dopo l’altra: sul primo gol resta impietrito, sul secondo si fa sfuggire il pallone di mano, sul terzo si tuffa con disarmante lentezza. È la sua ultima partita con la maglia viola, decisamente un brutto modo per concludere una storia di grande abnegazione e professionalità. In estate sarà ceduto al Milan.

4 – Nebbia fitta a Losanna
Sul campo del Losanna, nell’ultima giornata della league phase di Conference, la Fiorentina mette in scena una delle prestazioni più indegne della sua storia. Undici calciatori, se così vogliamo chiamarli, che sembrano giocare insieme per la prima volta, senza il barlume di un’idea e probabilmente senza neanche la voglia di essere lì in quel momento. Fortuna che cala la nebbia a risparmiarci per qualche minuto l’osceno spettacolo proposto dalla squadra di Vanoli, con l’arbitro che sospende persino la partita dandoci l’illusione che la si possa terminare anzitempo e possibilmente mai più rigiocare. Finirà 1-0 per gli svizzeri e la Fiorentina dovrà passare dai playoff per accedere agli ottavi di finale. Un’altra tortura.

3 – Affonda anche De Gea
David De Gea nella Top Horror, chi l’avrebbe mai detto? Ma forse è proprio questo l’emblema della stagione della Fiorentina, talmente disastrosa che persino il suo eroe con i guanti incappa in papere da Mai dire Gol. A Reggio Emilia, contro il Sassuolo, De Gea prima si fa infilare da un tiro di Volpato che gli passa goffamente sotto il braccio, poi resta inchiodato sulla linea di porta favorendo il sorpasso dei neroverdi con Muharemovic. Il portiere spagnolo non andrà meglio qualche giorno dopo contro il Verona, segno evidente d’una situazione talmente drammatica da minare anche le sicurezze d’un campione del suo calibro.

2 – Edin Dzeko
Basterebbero nome e cognome, senza aggiungere altro, perché definire insufficiente il rendimento di Dzeko in questa prima parte di stagione è quasi volergli fare un complimento. Un’operazione totalmente fallimentare, per quello che ormai è a tutti gli effetti un ex calciatore e che potrebbe persino lasciare la Fiorentina già nel mercato di gennaio. Ma il culmine di cotanta tristezza il bosniaco lo raggiunge al termine della partita persa contro l’Atalanta, quando si presenta sotto il settore ospiti e armato di megafono intavola una conversazione con i tifosi viola giunti a Bergamo, chiedendo loro aiuto e vicinanza. Il tutto dopo che, qualche giorno prima, li aveva sostanzialmente accusati di fischiare la squadra durante la partita. Tutto assurdo, tutto senza il minimo senso. Almeno adesso hanno la decenza di stare zitti.

1 – Il Verona e la doppietta di Orban
Lo confessiamo, è stato difficile selezionare una sola partita che potesse ergersi a emblema dell’attuale situazione della Fiorentina. La squadra di Pioli prima e Vanoli poi ha partorito talmente tante prestazioni vomitevoli che decretare la più imbarazzanti era un’impresa quasi impossibile, ma alla fine la scelta è ricaduta sulla sfida interna contro il Verona. Un pomeriggio iniziato malissimo con Ranieri che si fa infilare e De Gea che si tuffa con la reattività di Flash (per chi non lo conoscesse, il bradipo di Zootropolis) consentendo a Orban di segnare il gol del vantaggio. Poi la Fiorentina d’arancio vestita (altro dettaglio orripilante) si getta avanti e, dopo una serie di gol falliti da Kean, trova il pareggio con un autogol tragicomico di Nunez. Un punto servirebbe a poco e allora, per non saper né leggere né scrivere, i viola decidono di non portare a casa nemmeno quello. All’ultimo secondo di recupero Bernede si beve Fortini, tiene in campo d’un millimetro un pallone che sembrava uscito e serve l’assist a Orban per la doppietta e la vittoria del Verona. Fischi, silenzio stampa, ritiro, disastro totale.



