L'ex centrocampista ed allenatore della Primavera della Fiorentina, Emiliano Bigica, intervenuto durante la trasmissione di TVL, Il Salotto del Calcio ha detto sulla stagione della squadra viola: “Italiano ha fatto un ottimo lavoro, ha cercato di valorizzare ogni singolo giocatore della rosa cercando di riportare un calcio divertente, aggressivo e che ha visto tante volte la Fiorentina dominare in campo. Dopo gli ultimi anni abbastanza angosciosi con salvezze arrivate alle ultime giornata, finalmente i viola sono tornati tra le prime sette".

Sul mancato aggancio all’Europa League: “Qualcosa è stato sbagliato nelle ultime partite perse, ma allenatore e giocatori sono umani e ci può stare di commettere errori. Per apprezzare ancora di più quanto fatto ricordiamoci da dove è arrivata la Fiorentina. Italiano ha rivitalizzato vari giocatori facendo contente la società, Finalmente i viola sono tornati in Europa, che è sempre un lustro, soddisfazione e orgoglio per una città come Firenze. Adesso dovranno cercare di non tornare indietro, Italiano ha costruito la base e raggiunto l’obiettivo, la società sarà poi attenta a mettere i tasselli giusti per migliorare”.

Su Cabral: “I giocatori brasiliani non arrivano nel campionato italiano e fanno subito faville. Lui e Piatek hanno cercato di dare il loro contributo anche se ci si aspettava qualcosa in più, ma non era facile rimpiazzare un attaccante come Vlahovic. Cabral è molto strutturato fisicamente, e, per quanto è stato pagato, secondo me sarà sicuramente uno degli attaccanti titolari della rosa della Fiorentina dell’anno prossimo, almeno inizialmente. Ma sarà comunque importante prendere anche un giocatore abituato al campionato italiano che possa fare almeno 15 gol a stagione”.

Sull’operato della società e il prossimo mercato: “Quando Commisso è arrivato ha trovato una società sana e senza debiti, con un parco di buoni giocatori che hanno portato a delle plusvalenze. La piazza voleva ritrovare entusiasmo, lo stadio è tornato ad essere pieno e l’Europa è stata conquistata. Direi quindi che siamo sulla buona strada. Ovviamente le squadre vanno costruite intorno alla spina dorsale, quindi portiere, difensore centrale, regista e punta, ecc. Partendo dalla porta, Vicario sembra un buon elemento, però giocare a Empoli è un discorso, a Firenze un altro. Per i centrali Milenkovic e Igor ritengo che siano una buona coppia, ma se uno dei due parte va trovato un degno sostituto. Il centrocampista era stato trovato con Torreira, lo aveva chiesto anche Iachini tre anni fa. L’uruguaiano conosceva il campionato italiano e a Firenze si è inserito benissimo. Purtroppo, però, sembra che vada via e quindi siamo punto e a capo, perché andrà trovato un giocatore con grande esperienza e carisma in quella posizione del campo. I terzini, a mio modo di vedere, sono invece un po’ un contorno. La forza di Italiano in questa stagione è stata quella di tenere tutti gli uomini a disposizione sulla corda e far sentire tutti all’interno del progetto, però fondamentalmente quelli che giocavano nelle partite importanti erano sempre gli stessi. Aveva recuperato Castrovilli che poteva dare un certo cambio di passo e superiorità numerica, purtroppo si è infortunato. E anche Bonaventura non c’è stato in alcune partite. Questi infortuni, secondo me, non hanno permesso alla Fiorentina di avere un rendimento più costante. Aggiungo che per Torreira io avrei fatto di tutto pur di tenerlo. Mi dispiace tanto, forse anche perché era il ruolo in cui giocavo io”.


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