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Questa sera a Italia7, durante l'edizione del "Salotto Viola", è intervenuto l'ex centrocampista e allenatore della Fiorentina Vincenzo Guerini.

Se lo sarebbe mai aspettato l'addio di Palladino?

"No, non me lo sarei mai aspettato. Soprattutto dopo il rinnovo. Sono successe cose che noi non possiamo sapere. Un fulmine a ciel sereno che non può non sollevare diverse questioni".

Cosa ne pensa della dura presa di posizione della Curva nei confronti della società?

"In 15 anni di Firenze ho imparato bene cosa significa la Fiorentina per la Fiesole. Quando le cose vanno male ci aggrappiamo sempre all'amore e al sostegno incondizionato della tifoseria, poi quando, invece, cominciano ad andare bene, la mettiamo da parte. La società deve imparare a gestire meglio la comunicazione con la tifoseria. Serve più rispetto".

Durissime le affermazioni contro Pradè...

"Parole molto pesanti. Oneri e onori. Questi sono i rischi del mestiere. Per Palladino mi dispiace, però bisogna aver il coraggio e la forza di sopportare anche determinate situazioni".

Che guiderà la panchina viola?

"Serve un profilo di grande spessore. Serve un tecnico di grande personalità. Una scelta determinante. Un nome come quello di Sarri sarebbe perfetto per attenuare rimostranze ed incomprensioni. Inoltre consentirebbe di guadagnare tempo per provare a ricucire il rapporto con la piazza".

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