La miglior partita della stagione per un Milenkovic, senza dubbio. Il centrale serbo si è caricato sulle spalle la difesa della Fiorentina e ha portato avanti la carretta fino alla fine, nonostante il gol sia arrivato da quell'El Kaabi che non aveva visto palla fino al 116esimo minuto. 

E se la stagione del serbo non era stata all'altezza delle aspettative, la prestazione se l'era tenuta per la partita più importante dell'anno, quando contava. Lui sì, a differenza di altri suoi compagni di squadra. Roccioso, grintoso ed efficace, perfetto su ogni pallone. L'attaccante marocchino da più di 30 gol a stagione annientato. Poi entra Ranieri e lo prende in consegna per un paio di azioni. Gol. Fine. 

El Kaabi sguscia fuori dalla tasca di Milenkovic e porta l'Olympiakos in paradiso. Quello che fa un attaccante. Segna. Non nella sua miglior partita, ma tanto basta per sollevare il trofeo. Una stagione, la sua, da 50 partite e 33 gol. Impressionante. Ricordano i numeri di un altro serbo, che qualche anno fa indossava la maglia della Fiorentina. L'ultimo vero attaccante visto a Firenze. 

Dopo Vlahovic una serie di delusioni: Cabral, Jovic, Nzola, Belotti. Salviamo Beltran, almeno ci proviamo. L'Olympiakos vince con il gol del suo attaccante, la Fiorentina perde senza mai aver avuto mezzo riferimento offensivo in tutta la stagione. Staffette a mezzo, prestazioni altalenanti e numeri deludenti che seguono. 

70 partite in due alla Fiorentina, 9 gol (7 Nzola, 2 Belotti). El Kaabi da solo ne ha segnati più del triplo con la stessa maglia. Se questi sono attaccanti… Nel calcio esistono le categorie. Ecco, lo abbiamo visto. 

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