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A lungo menzionato come obiettivo principale per la difesa viola, se non per diventarne titolare quantomeno per rinforzarne la profondità, dopo un periodo di flirt Lindelof scelse l'Aston Villa. Le cose, però, non stanno andando come desiderato per il centrale svedese.

Un fantasma dalla Svezia

Appena 204 min in 6 partite, ma in campionato ha racimolato solo 40 minuti, in un Aston Villa che comunque è sesto in classifica con 18 punti e che quindi può benissimo fare a meno di lui. Lo avranno senz'altro convinto i quasi 5 milioni annui che gli arrivano in busta paga, cifre inavvicinabili per un club come la Fiorentina per un giocatore che ha calcato il campo per poco più di due partite complete, o la possibilità di giocare in Europa League: tuttavia, sono lontani i tempi dove era lui a guidare la difesa del Manchester United. Tanto che nemmeno l'intercessione del vecchio compagno De Gea gli fece cambiare idea.

Il tassello che manca

Col senno di poi, viene facile pensare che Lindelof, non venendo a Firenze, ha scansato un bel fosso. Tuttavia, la sua esperienza avrebbe fatto un grandissimo comodo a questa Fiorentina, troppo spesso autolesionista proprio per via degli errori grossolani commessi dalla linea difensiva: la società infatti avrebbe rimesso gli occhi su un vecchio pallino quale Diogo Leite per rinforzare il reparto. Chissà però che lo scarso impiego faccia tornare anche a Lindelof la voglia di Italia…


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