La soluzione adottata contro il Bologna sapeva d'emergenza, che più emergenza non si può: un 3-5-2 con i 3 centrali a disposizione (più Mina che di fatto è sempre e solo alternativa da poco minutaggio) tutti insieme in campo e due terzini ampliati ad esterni di lunga percorrenza. Davanti uno pseudo esterno come Ikoné e Beltran

C'è poco da fare: la Fiorentina non è roba da 3-5-2 e Italiano non ha mai puntato su quel tipo di sistema, se non quando privati di 3 esterni su 5, non rifornito da sostituti e disperato per il rendimento dei superstiti. L'inserimento di Faraoni, che il meglio in carriera l'ha dato proprio nel 3-5-2 di Juric, potrebbe suggerire spiragli tattici ma la realtà è che per cambiare volto a metà stagione, occorrerebbero tanti altri ritocchi.

Non sarà dunque il Faraoni deluxe quello di Firenze, anzi l'ex capitano veronese non vede il campo dal 10 novembre, e rappresenterà un'alternativa un po' per ‘tutte le stagioni’ ma principalmente per giocare nei quattro dietro. Un colpo a rischio zero, non di quelli che gasano la città ma non è certo in quella zona che la Fiorentina deve cercare il salto di qualità.

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