Nelle ultime stagioni l'obiettivo stagionale della Fiorentina è sempre stata la salvezza. Prima nell'ultima stagione dei Della Valle, poi nella prima di Commisso: e anche in questa, stando a quanto visto nelle prime giornate, l'obiettivo non dovrebbe differire di molto. Un tunnel che più buio non si può dal quale è sempre più difficile uscire, soprattutto per quei giocatori che hanno vissuto anche le passate annate in riva all'Arno. Proprio i calciatori sono gli ultimi responsabili di quanto sta succedendo: ma è davvero giusto che sia così?

In principio era colpa dei Della Valle e della loro ultima stagione a Firenze. Poi il colpevole è stato Vincenzo Montella, esonerato a furor di popolo. Dopodiché è stato il turno di Beppe Iachini, anche lui cacciato dopo esser stato riconfermato al termine dell'ultimo campionato. Infine, è stata data la colpa agli acquisti di Daniele Pradé. In tutto questo, i giocatori raramente sono finiti sul banco degli imputati, ma l'atteggiamento visto nelle ultime partite è sconcertante. Alla prima difficoltà emergono dei problemi di tenuta mentale di non poco conto, come se i giocatori giocasse con la paura addosso. Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ma alla fine sono i giocatori che scendono in campo. Con la maglia viola addosso e lo stemma della Fiorentina sul cuore. Proprio quel cuore che manca e non vediamo da tempo. E che urge mettere in campo il prima possibile per uscire da questa situazione.


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